Il caso della bimba morta a Servigliano nel rogo della sua casa, arrestata la madre per omicidio: “Non fu una fatalità”, secondo i giudici.
Svolta nelle indagini per il rogo scoppiato in un’abitazione di Servigliano, in provincia di Fermo, nella notte tra il 7 e l’8 gennaio. Nel rogo, morì una bambina di sei anni, mentre si sono salvate la mamma e la sorella. Adesso emerge una sconcertante verità su quanto accaduto.
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Il rogo avvenuto nell’abitazione che si affaccia sulla statale che da Porto San Giorgio conduce ad Amandola non sarebbe infatti stato casuale. Questo secondo la tesi formulata dal sostituto procuratore, Francesca Perlini, e accolta dal gip del tribunale di Fermo.
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Arrestata la mamma della bimba morta nel rogo di Servigliano: le accuse
Le fiamme hanno avvolto un piccolo appartamento di circa 50 metri quadrati in via Circonvallazione Clementina, in contrada Borgo Leopardi. L’incendio, a quanto pare, è divampato nel vano locale che ospita la cucina dell’abitazione. La mamma della bambina – che secondo la sua ricostruzione riuscì a trarre in salvo la figlia più piccola, ma poi non riuscì a rientrare in casa – viene adesso accusata di omicidio volontario. La tesi è che la donna di nazionalità bulgara avrebbe ucciso la figlia, per un movente ancora da accertare, quindi avrebbe dato fuoco all’appartamento, probabilmente per coprire le prove.