Chi è l’atleta paralimpica e ragazzina prodigio Margherita Borsoi, la sua passione per il taekwondo: “Bebe Vio è il mio mito”.
Ha un mito, Bebe Vio, e un sogno: disputare le paralimpiadi. Nel frattempo, la giovanissima Margherita Borsoi è stata la prima atleta con disabilità a prendere parte al campionato internazionale di taekwondo. Non solo: a marzo 2019, il presidente della Repubblica Sergio Mattarella l’ha insignita dell’onorificenza di Alfiere della Repubblica. I presupposti perché in futuro si parli di questa ragazzina di 13 anni di Vittorio Veneto ci sono quindi tutti.
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La passione di Margherita Borsoi: lo sport, l’handicap, i suoi sogni
La ragazzina è nata senza un braccio, quello sinistro, e porta una protesi: ma ha saputo fare della sua disabilità un punto di forza. La malformazione è stata diagnosticata quando la mamma era al sesto mese di gravidanza. Da sempre pratica sport: taekwondo, sci alpino, nuoto e pattinaggio sia a rotelle che su ghiaccio. Nella prima delle discipline, eccelle ed è diventata una piccola campionessa in erba. La sua storia non è passata inosservata: infatti, è stata protagonista del programma ‘La vita è una figata!’, condotto dal suo mito, ovvero la schermitrice Bebe Vio, pluripremiata campionessa paralimpica. Poi ancora è stata dedicata a lei una puntata di ‘#Explorers’, il magazine itinerante di Rai Gulp. Infine, è protagonista di ‘Nuovi Eroi’, il format di Raitre sulle storie di chi è stato insignito di onorificenze da parte di Mattarella.
Margherita Borsoi ha raccontato di avere un sogno nel cassetto, tra i tanti desideri che spiega di avere per il futuro: partecipare ai giochi paralimpici di Tokio 2020. In un’intervista, ha sottolineato di avere come punto di riferimento proprio Bebe Vio: “Per me Bebe è un modello da imitare perché oltre alla forza che riesce a trasmettere mi ha fatto capire che lo sport significa anche divertimento, gioia, amicizia e stare insieme”. La ragazzina fa parte dell’associazione Art4Sport Onlus, fondata dalla famiglia della campionessa paralimpica di scherma, e si mostra molto ambiziosa perché convinta che – va bene lo spirito olimpico – ma vincere le proprie sfide è importante.