Coronavirus Italia: “paziente zero” contagia 2 persone, una è grave

“Paziente zero” contagia due persone di Coronavirus a Codogno, sono moglie e marito, lui è gravissimo: due paesi in quarantena.

(Pixabay)

Un 38enne italiano originario di Castiglione d’Adda che abita a Codogno, nel Lodigiano, è ricoverato in gravi condizioni nella città in cui vive. Si è presentato in pronto soccorso tra il 19 e il 20 febbraio. Si trova tutt’ora ricoverato in terapia intensiva in prognosi riservata, con insufficienza respiratoria. Viene ritenuto gravissimo e almeno altre due persone sono state contagiate: si tratta della moglie – che sarebbe incinta di 7 mesi – e un suo amico.

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Tutto questo mentre in Cina fa ancora paura il Coronavirus e la fobia si espande in tutto il mondo, compresa l’Italia. A quanto pare proprio l’amico dell’uomo sarebbe il “paziente zero” che lo ha contagiato. Questi, infatti, sarebbe tornato dalla Cina e avrebbe cenato con l’amico, che poi a sua volta ha infettato la moglie. Il presunto “paziente zero” e la donna si trovano in isolamento all’Istituto Spallanzani di Roma, specializzato in malattie infettive. Il marito della donna – viste le gravi condizioni – non può essere nemmeno trasferito al Sacco di Milano, altro istituto d’eccellenza per le malattie infettive.

Il direttore sanitario dell’ospedale di Codogno, Andrea Filippin, ha spiegato all’Adnkronos: “Stanotte è venuto il personale del Sacco, anestesisti e infettivologi e hanno deciso, d’accordo con i medici della rianimazione di Codogno, di tenerlo qui per le sue condizioni ancora instabili. Siamo in stretto contatto e c’è accordo sulla gestione del paziente tra noi e il Sacco”. L’assessore al Welfare della Lombardia Giulio Gallera a RaiNews ha sostenuto: “Abbiamo già ricostruito sia i contatti dei medici, degli infermieri, dei familiari più stretti a cui abbiamo già fatto i tamponi. Sono già stati messi tutti in isolamento o chiamati a stare in isolamento al loro domicilio”.

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Coronavirus Italia: 2 paesi in quarantena a causa del “paziente zero”

Secondo quanto si apprende, il “paziente zero” avrebbe avuto tre cene: al momento, stando a fonti locali, un centinaio di persone sarebbero già sotto osservazione. L’uomo avrebbe partecipato a un corso di primo soccorso della Croce Rossa a Codogno, giocato a calcio con il Picchio di Somaglia e pare abbia partecipato a una gara di podismo sul territorio. Un’attività intensa che lo avrebbe portato ad avere contatti con tantissime persone. Secondo quanto risulta, la cena tra il presunto “paziente zero” e l’uomo in gravi condizioni sarebbe avvenuta addirittura oltre 2 settimane fa.

60 le persone ufficialmente in quarantena, ma Gallera lancia un invito: “Si invitano tutti i cittadini di Castiglione d’Adda e di Codogno, a scopo precauzionale, a rimanere in ambito domiciliare e ad evitare contatti sociali”. Poi sottolinea: “Per coloro che riscontrino sintomi influenzali o problemi respiratori l’indicazione perentoria è di non recarsi in pronto soccorso, ma di contattare direttamente il numero 112 che valuterà ogni singola situazione e attiverà percorsi specifici per il trasporto nelle strutture sanitarie preposte oppure ad eseguire eventualmente i test necessari a domicilio”. L’immunologo Roberto Burioni lancia invece un appello alla politica, perché prenda decisioni ferme: “Chi torna dalla Cina deve stare in quarantena. Senza eccezioni”.