Coronavirus | Morto parlamentare iraniano | 43 morti nel Paese

Morto parlamentare iraniano a causa del Coronavirus: 43 morti nel Paese, la situazione si fa sempre più allarmante, cosa è accaduto in queste ore.

(Pixabay)

Un deputato iraniano che ha contratto il Coronavirus è morto, secondo quanto riferito da un’agenzia di stampa statale. Il decesso avviene nel mezzo di un forte aumento del numero di casi nella Repubblica islamica. Il bilancio delle vittime sale a 43 con 593 casi confermati, secondo il ministero della salute. Si tratta dell’ennesima conferma di come questo sia ormai un problema mondiale e non sia solo un problema italiano o della Cina. Ieri misure importanti di contenimento sono state prese in diverse parti d’Europa.

Leggi anche –> Coronavirus investe l’Europa | Annullato Salone dell’Auto di Ginevra

Il deputato morto in Iran per il Coronavirus: cosa è accaduto

Si ritiene che Mohammad Ali Ramazani Dastak, eletto rappresentante dell’Astana Ashrafieh la scorsa settimana, sia risultato positivo alla malattia alcuni giorni fa. L’uomo era già malato e aveva delle precedenti patologie e ferite subite nella guerra Iran-Iraq, secondo l’Iranian Students News Agency. Intanto però in Iran la situazione si fa allarmante. “Purtroppo nove persone sono morte a causa del virus nelle ultime 24 ore”, ha detto Kianush Jahanpur, portavoce del ministero della Salute, alla TV di stato. Si parla di oltre 200 contagi nella sola giornata di ieri.

Ma fonti del sistema sanitario hanno spiegato alla BBC che il numero dei morti nel Paese persiano sarebbe ben più elevato e sostengono che almeno 210 persone sono morte a causa della malattia. Le autorità sono state precedentemente accusate di un insabbiamento. Da parte sua, il ministero della Salute ha continuato a garantire in queste ore che il governo iraniano starebbe agendo in maniera trasparente. Inoltre, ha esortato le persone a stare lontano da raduni di massa come i funerali. Quindi a limitare i loro viaggi per evitare di diffondere il virus. Tutte le scuole sono state chiuse fino a martedì, mentre concerti e eventi sportivi sono stati banditi per una settimana.