Coronavirus: cosa rischia chi esce di casa e non rispetta le regole

Norme di contenimento del Coronavirus: cosa rischia chi esce di casa e non rispetta le regole, dalla semplice inosservanza all’epidemia.

(MIGUEL MEDINA/AFP via Getty Images)

Poche semplici regole, che resteranno in vigore circa tre settimane, e che servono per contenere il Coronavirus, evitando l’emergenza sanitaria. Il DPCM varato ieri impone una restrizione negli spostamenti, consentendo però di compiere atti che fanno parte del nostro quotidiano. Fare la spesa, andare a lavoro o recarsi dal medico sarà consentito a tutti, sebbene questi spostamenti debbano essere giustificati. Si tratta esclusivamente di compiere gesti di buon senso e forse non avrebbe dovuto essere un decreto a imporre certi comportamenti. Ma cosa si rischia se non si rispettano le regole?

Leggi anche –> Coronavirus, nuove speranze da un farmaco: “Migliorati pazienti gravi”

Cosa rischia chi esce di casa e non rispetta le regole per contenere il Coronavirus

C’è innanzitutto un problema di salute personale e pubblica: il Coronavirus può colpire tutti e si diffonde con molta facilità. In secondo luogo, si va poi incontro a sanzioni penali, come ha spiegato una nota diramata dal Viminale. C’è innanzitutto la violazione dell’articolo 650 del Codice penale punito con l’arresto fino a tre mesi e l’ammenda fino a 206 euro. Ma potrebbero configurarsi anche reati più gravi. Tra questi la violazione dell’articolo 452 del codice penale: delitti colposi contro la salute pubblica, “che persegue tutte le condotte idonee a produrre un pericolo per la salute pubblica”, come spiega il Ministero dell’Interno. In tal caso si rischia da 3 a 12 anni di reclusione. C’è poi il reato di falsa attestazione o dichiarazione a pubblico ufficiale, con condanne da uno a sei anni, per chi dichiara il falso nelle autocertificazioni.

Il ministro della Salute, Roberto Speranza, ha evidenziato nelle scorse ore: “Sono per il pugno duro rispetto ad atteggiamenti non tollerabili. Per esempio persone che risultano positive che se ne vanno in giro”. Chi rischia di più sono dunque coloro che sono infetti, ma non rispettano la quarantena. Nei casi più gravi, ovvero qualora taluni comportamenti scatenino un’epidemia, il rischio è l’ergastolo. Anche chi non rispetta la violazione dei limiti imposti a bar e negozi, come la fissazione dell’orario di apertura dalle 6 alle 18, rischia sanzioni molto dure. A rischiare è inoltre chi non rispetta il mantenimento della distanza interpersonale di un metro. Si rischia la sospensione dell’attività, che vale non solo per attività di pub, scuole di ballo, sale giochi, sale scommesse, sale bingo, discoteche e locali simili, che devono restare chiusi, ma anche appunto per bar e ristoranti che non rispettano le regole imposte.

Leggi anche –> Coronavirus, il virologo: “Dobbiamo fermare la movida a tutti i costi”