Inter e Roma in Europa League: il Coronavirus non ferma l’Uefa

Il Coronavirus non ferma l’Uefa: si attendono decisioni su Inter e Roma impegnate in Europa League, la competizione per ora va avanti.

(Marco Luzzani/Getty Images)

Mancano meno di 36 ore alle partite degli ottavi di Europa League tra Inter e Getafe e tra Siviglia e Roma. Sfide che si giocheranno a porte chiuse e che arrivano nel bel mezzo di misure straordinarie prese in Italia e di un aumento esponenziale dei casi di Coronavirus in Spagna. Il tutto mentre in Italia il calcio si è già fermato almeno fino al 3 aprile, come tutto lo sport, proprio per bloccare il virus.

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Coronavirus: Europa League va avanti, si attendono decisioni su Inter e Roma

Una situazione paradossale dunque non solo per le due italiane, ma anche per le squadre spagnole. Se infatti le porte chiuse vengono viste come unica alternativa dell’Uefa perché lo spettacolo vada avanti, il rischio è che le partite saltino per fattori esterni. Chi infatti si assumerà il rischio di far decollare i voli che dovrebbero portare la Roma in Spagna e il Getafe in Italia? Questa la prima domanda che ci si pone. Ma non solo. Perché tutte e quattro le squadre sembrano quasi ‘costrette’ a scendere in campo.

Il più risoluto finora nella volontà di boicottare gli impegni in Europa League è apparso Angel Torres, presidente del Getafe, che stamattina dai microfoni di una radio spagnola ha tuonato: “Il Getafe non andrà a Milano, anche a costo di perdere il turno”. Il ragionamento si basa sull’assunto che la Spagna ha chiuso lo spazio aereo e addirittura l’Italia sospeso il campionato: “Non mi butto nel fuoco”, sostiene Torres. Per la Roma, il piano dovrebbe invece prevedere un volo charter per Faro, in Portogallo e poi una trasferta di 200 km in pullman per Siviglia. La squadra di Fonseca dunque – che intanto si allena a porte chiuse – è in attesa di chiarimenti. Il paradosso del campionato fermo ma degli allenamenti che proseguono trova intanto la netta contrarietà di Damiano Tommasi, presidente dell’Associazione Italiana Calciatori. Per lui, infatti, si dovrebbe fermare tutto, anche gli allenamenti di squadra, in attesa appunto di tempi migliori.

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