I ricercatori hanno accelerato il vaccino contro il Coronavirus saltando prima i test sugli animali cavia: scienziati di bioetica contro questa scelta.
Secondo un articolo riportato sul sito di LiveScience, una sperimentazione clinica per un vaccino contro il Coronavirus ha iniziato a reclutare partecipanti a Seattle. Secondo l’articolo, a firma Nicoletta Lanese, i ricercatori non hanno prima dimostrato che il vaccino ha innescato una risposta immunitaria negli animali, come è normalmente richiesto. La bioetica sta mettendo in discussione questa sorta di scorciatoia. Come noto, oltre agli USA, anche Israele sta lavorando al vaccino. Jonathan Kimmelman, direttore dell’unità di etica biomedica della McGill University, in una e-mail a Stat News, boccia l’idea di non sperimentare il vaccino: “Focolai ed emergenze nazionali spesso creano pressione per sospendere i diritti, gli standard e / o le normali regole di condotta etica. Spesso la nostra decisione di farlo sembra poco saggia a posteriori”.
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La bioetica contro la scelta di non testare il vaccino anti Coronavirus sugli animali
Sulla stessa lunghezza d’onda Mark Feinberg, presidente e CEO dell’International AIDS Vaccine Initiative, il quale spiega che lo sviluppo del vaccino può richiedere da 15 a 20 anni. Il lungo processo richiede che gli scienziati prima somministrino il vaccino agli animali per determinare se è sicuro ed efficace nel prevenire la malattia in questione. Solo dopo aver superato i test iterativi nei modelli animali e dopo essere stato adattato lungo la strada, una formulazione può essere testata in studi sull’uomo. In questo contesto, questi nuovi approcci includono il superamento di alcuni test sugli animali, sebbene i virologi dell’Istituto Nazionale di allergie e malattie infettive abbiano somministrato il vaccino sperimentale ai topi di laboratorio nello stesso giorno in cui è iniziato il reclutamento di volontari umani.
Stando a quanto si apprende, sui topi la reazione è stata simile di quella di precedenti test con un vaccino sperimentale per MERS-CoV, un coronavirus correlato. Lo afferma Barney Graham, direttore del centro di ricerca sui vaccini del NIAID, che però aggiunge che i test sui topi non sono soddisfacenti. Se questi esperimenti preliminari sugli animali sembrano dannosi o non prevengono l’infezione, i conduttori della sperimentazione clinica dovrebbero essere pronti a smettere di testare il vaccino sull’uomo, affermano gli studiosi di bioetica. La scienza dunque si divide tra chi ritiene che bisogna fare in fretta e chi invece pensa che la sperimentazione sull’uomo sia solo dannosa.
Polemiche contro Moderna, la società che ha sviluppato il vaccino
Il nuovo vaccino, sviluppato dalla società di biotecnologia Moderna Therapeutics, non contiene il virus che attiva il COVID-19, come potrebbe fare un vaccino convenzionale. Invece, i ricercatori di Moderna hanno usato una nuova tecnica per produrre RNA messaggero (mRNA), che è simile all’mRNA presente in SARS-CoV-2. In teoria, l’mRNA artificiale agirà come istruzioni che spingono le cellule umane a costruire una proteina trovata sulla superficie del virus. Quella proteina in teoria innescerebbe una risposta immunitaria protettiva. Ma Moderna non ha mai messo alla prova questa tecnologia; la società non ha ancora lanciato un simile vaccino sul mercato.
Questa una delle ragioni delle proteste dei comitati di scienziati di bioetica. Supponendo che il metodo funzioni, tuttavia, accelerare la sperimentazione sugli animali può rivelarsi una buona decisione, soprattutto nel contesto dell’attuale pandemia, ha affermato Feinberg. In sostanza, prendere scorciatoie può accelerare il processo di sviluppo del vaccino, ma non è sicuro quanto tempo risparmierà a lungo termine. Comunque, accelerare i passaggi non vuol dire che il vaccino sarà pronto entro brevissimo tempo: “Non dovremmo illuderci nel pensare che saltare i passaggi ci farà ottenere un vaccino la prossima settimana o il prossimo mese”, ha detto a Stat News Holly Fernandez Lynch, assistente professore di etica medica presso l’Università della Pennsylvania.