Coronavirus, nuove misure dopo il 3 aprile: “Dipende dai numeri”

Nuove misure per affrontare l’emergenza Coronavirus dopo il 3 aprile, le scelte del governo in bilico: “Dipende dai numeri”.

(TIZIANA FABI/AFP via Getty Images)

L’emergenza Coronavirus non svanirà come per incanto dopo il 3 aprile: questo è un dato ormai assodato, anche e soprattutto considerando che a oggi non è stato ancora raggiunto il picco di contagi. A tal proposito, la ministra dei trasporti Paola De Micheli a Agorà su Raitre ha spiegato che non è da escludere l’estensione dei provvedimenti anche dopo la scadenza di venerdì 3 aprile. I prossimi giorni saranno cruciali per eventuali scelte dell’esecutivo. L’ipotesi più probabile è che possano restare attive alcune misure come la chiusura di cinema e teatri.

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Come il governo intende affrontare l’emergenza Coronavirus dopo il 3 aprile

Ma la De Micheli preferisce non dare nulla per scontato e osserva: “Valuteremo sulla base dei numeri, sono valutazioni che faremo nei prossimi giorni ma non lo escludo”. I numeri per ora dicono che – dopo la tendenza in calo di lunedì 16 marzo – ieri il numero di nuovi contagi ha sfiorato quota 3mila e in tutto sono ora oltre 30mila gli italiani che hanno o hanno avuto a che fare con il Coronavirus. Nelle prossime settimane, ci sarà un altro fatto che preoccupa, secondo la ministra: “Avremo molti rientri dall’estero, i nostri connazionali giustamente preferiscono stare in Italia perché si fidano di più della nostra sanità”

“Ma dato che non possiamo sapere di eventuali contatti avuti nei rispettivi Paesi, chiediamo loro responsabilmente mi mettersi in autoisolamento a casa per 14 giorni”, ha poi aggiunto la De Micheli. La richiesta di autoisolamento, ancora una volta, non riguarderà chi si muove per ragioni lavorative anche all’estero. Lo spiega bene l’esponente dell’esecutivo Conte, quando afferma: “Naturalmente è prevista una deroga per chi entra ed esce per motivi di lavoro, come i camionisti. Per loro non scatta la quarantena”.

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