Addio a Gianni Mura, voce del giornalismo sportivo italiano

Gianni Mura è morto all’età di 74 anni per un arresto cardiaco, addio alla grande voce del giornalismo sportivo italiano.

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Si è spento nella notte a Senigallia il noto giornalista sportivo Gianni Mura: la notizia viene diffusa dagli organi di stampa. Classe 1945, milanese di nascita, dopo gli studi classici, inizia a collaborare molto giovane con il quotidiano sportivo La Gazzetta dello Sport. Nel frattempo, si iscrive all’Università, alla Facoltà di Lettere moderne. Per ben otto anni collabora con la Gazzetta e a soli vent’anni è corrispondente al Giro d’Italia. Si occupa anche di calcio.

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Chi era Gianni Mura, icona del giornalismo sportivo

Deve lasciare l’università perché non riesce a conciliare i suoi impegni con il giornalismo sportivo. Nella seconda metà degli anni Sessanta e nei primi anni Settanta scrive anche per il Corriere d’Informazione, Epoca e L’Occhio. Il suo lunghissimo sodalizio con Repubblica si avvia nel 1976, quando viene chiamato a seguire le Olimpiadi di Montreal. A partire dal 1983 diventa membro fisso della redazione. Oltre che di calcio e ciclismo, si occupa anche di enogastronomia, tenendo delle rubriche insieme alla moglie Paola.

In anni più recenti, all’attività giornalistica affianca quella di scrittore: nel maggio 2007, edito da Feltrinelli, esce il suo primo romanzo, Giallo su giallo. Il romanzo è ambientato durante lo svolgimento del Tour de France e vince il Premio Grinzane – Cesare Pavese per la narrativa 2007. Esce nel 2008 La fiamma rossa. Storie e strade dei miei Tour, edizioni minimum fax. Al suo impegno da giornalista e scrittore, affianca anche quello sociale e dal 2011 è direttore, insieme a Maso Notarianni, di E – Il mensile, rivista di Emergency. Nel 2012 esce un nuovo romanzo che ha per protagonista il commissario Magrite: Ischia. Pluripremiato giornalista, la sua morte improvvisa lascia un vuoto incolmabile.