Don Giuseppe morto di Coronavirus: “Ha dato il suo posto a un giovane”

L’ultimo gesto di don Giuseppe Berardelli, morto di coronavirus: “Ha dato il suo posto e un respiratore a un malato più giovane”.

(Facebook)

Nell’emergenza Coronavirus in Italia ci sono piccole storie ‘eroiche’ che emergono: dai medici in pensione tornati in servizio fino all’impegno dei volontari della Croce Rossa, che non arretrano di fronte all’emergenza. Sono storie di chi – come fosse una guerra – si trova al fronte o in trincea e dimostra coraggio, ma soprattutto una grande umanità. Forse presto di questi ‘eroi per caso’ ce ne scorderemo, ma vale la pena raccontare storie come queste. Come quella di don Giuseppe Berardelli, prete 72enne di Casnigo in provincia di Bergamo.

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Il gesto d’amore di don Giuseppe Berardelli

Il Coronavirus non lascia scampo a molti suoi coetanei, che hanno avuto a che fare con patologie pregresse o che sono state colpite in maniera particolarmente virulenta dalla malattia. Lui, da sacerdote, ha fatto un gesto di altruismo che caratterizza anche la scelta vocazionale che ha fatto. Un operatore sanitario della Casa di riposo di Casnigo ha spiegato che don Giuseppe Berardelli ha voluto regalare un respiratore a una persona più giovane di lui, scegliendo di restare senza quella ventilazione assistita che gli era indispensabile. Si è così spento all’ospedale di Lovere, nella bergamasca, a causa del Coronavirus. Va precisato che il sacerdote aveva seri problemi di salute che il Coronavirus ha contribuito ad aggravare.

Non sappiamo quanto di romanzato ci sia in questa vicenda, ma quello del sacerdote è stato un gesto davvero importante. Un gesto che i suoi concittadini, come l’ex sindaca di Fiorano, Clara Poli, dove per anni don Giuseppe Berardelli è stato parroco, lo ritengono nelle ‘corde’ del sacerdote: “Era un prete che ascoltava tutti, chiunque si svolgeva a lui sapeva che poteva contare sul suo aiuto”. Il parroco è deceduto oltre una settimana fa. Oggi emerge il particolare del suo sacrificio. Il suo decesso si aggiunge a una lista che sta diventando sempre più lunga: a oggi solo nella bergamasca si contano ben 16 decessi di preti, i sacerdoti morti in tutta Italia sono invece almeno una trentina.

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