Suo padre è morto di Coronavirus e lei ha voluto raccontare lo strazio di una figlia: lo sfogo di Roberta Zaninoni, giovane donna di 31 anni.
Roberta Zaninoni ha 31 anni e vive in Val Seriana, a Bergamo: in questi giorni l’abbiamo vista più volte in trasmissioni televisive. Ha voluto metterci la faccia per raccontare come si muore di Coronavirus. La donna ha spiegato in un lungo sfogo finito anche su alcuni portali di informazione all’estero: “Quando dicono che muoiono solo gli anziani, io impazzisco. Uno di quegli uomini morti che era mio padre. Si chiamava Giuseppe Zaninoni, un 72enne che era in ottima salute fino a tre settimane fa”.
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Roberta Zaninoni e il padre morto di Coronavirus
La giovane donna rifiuta il fatto che passi il messaggio che a morire siano solo persone anziane e malate. Per questo osserva: “Quando è iniziata questa dannata epidemia, non avrei mai pensato che sarei stata tra quei bambini che piangono da soli, chiusi nelle loro case, per la perdita di un genitore. Ma così è”. La Val Seriana, da dove Roberta Zaninoni proviene, è una delle aree maggiormente colpite dal virus. Qui non c’è una famiglia che non abbia perso un proprio familiare: una tragedia collettiva che il conduttore televisivo Gabriele Corsi ha voluto raccontare su Instagram. Roberta ha perso il padre e spiega: “La mia vita e quella della mia famiglia sono cambiate improvvisamente. Era un sabato, lo ricordo bene, mio fratello mi chiamò e mi disse che papà aveva un po ‘di influenza, niente di grave”.
Il genitore dice di stare bene e addirittura chiede ai figli di uscire: “Fortunatamente gli abbiamo detto di non andare da nessuna parte. Non eravamo preoccupati che potesse accadergli qualcosa di brutto, non avevamo ancora la sensazione di quanto fosse violento il virus qui”. Invece, non solo il padre di Roberta aveva il Coronavirus, ma nel giro di 48 ore si aggrava. Il dramma della donna è doppio: si trova in Albania e non può rientrare in Italia a causa del blocco di ogni mezzo di trasporto. Nel frattempo, al papà di Roberta Zaninoni si scarica il cellulare e smette anche di avere qualsiasi contatto con la famiglia. Possono parlare solo coi medici. “Mercoledì ci hanno detto che la situazione era peggiorata ma che mio padre stava ancora abbastanza bene e che ha inviato i suoi saluti. Eravamo ancora sicuri che ce l’avrebbe fatta”, racconta la donna. Invece, il giorno dopo il padre sta peggio e il giorno dopo ancora è in situazioni critiche.
Lo sfogo di Roberta Zaninoni: “Papà morto per salvare l’economia di un paese?”
Giuseppe Zaninoni muore il venerdì pomeriggio: “Mio padre è morto da solo, lucido, sapeva cosa stava succedendo. È morto soffocato da un virus che gli ha devastato i polmoni”, racconta la figlia, che ora si trova bloccata a migliaia di chilometri dal resto della famiglia. Il suo sfogo è da brividi: “Siamo soli, in una solitudine che non ho mai conosciuto”. Poi accusa: “Mi arrabbio perché penso: se i politici si fossero mossi più velocemente, se avessero chiuso tutto prima, ora mio padre sarebbe vivo”.
Poi ancora: “Se le persone avessero smesso di fare passeggiate, se le fabbriche avessero chiuso, forse non avrei sperimentato tutto questo”. Suo padre “è morto per salvare l’economia di un paese?”, prosegue, raccontando di come “nella nostra Bergamo deserta, sentiamo solo il suono di ambulanze e campane della morte”. Non ci sono flash mob dai balconi in questa città profondamente ferita: “Il prezzo che stiamo pagando è troppo alto”. Roberta conclude con un pensiero tutto dedicato a suo padre: “Giuseppe Zaninoni era un uomo forte. Avrebbe dovuto vivere”.
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