Ministro di Israele positivo al Coronavirus: quarantena per Netanyahu

Israele, ministro della Salute positivo al Coronavirus: quarantena per il primo ministro Benjamin Netanyahu, nuovamente in isolamento.

(screenshot video)

Il primo ministro Benjamin Netanyahu è tenuto a mettersi in quarantena per la seconda volta in pochi giorni. Sarebbe entrato in contatto con il ministro della sanità Yaakov Litzman, che si è rivelato positivo al Coronavirus durante la notte di mercoledì. Netanyahu rimarrà in quarantena fino a mercoledì. Netanyahu ha concluso il suo autoisolamento mercoledì alle 21:00. Aveva in precedenza incontrato il suo consulente per gli affari di Knesset Rivka Paluch, a cui è stato diagnosticato il virus. Intanto, nel Paese, due terzi dei letti d’ospedale sono assegnati a pazienti affetti da Coronavirus.

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La situazione Coronavirus in Israele

Anche il direttore del centro medico Hadassah Zeev Rotstein andrà in isolamento dopo l’incontro con il ministro della sanità Yaakov Litzman. In questi giorni, Israele e i palestinesi lottano per contenere un focolaio locale che ha praticamente fermato la vita quotidiana e portato decine di migliaia di persone in quarantena. 6.211 israeliani finora sono risultati positivi al coronavirus; trentuno persone sono morte, 107 sono in gravi condizioni e 83 hanno bisogno della terapia intensiva. Un turista israeliano è morto in Italia. Finora, 241 pazienti che avevano contratto il virus si sono ripresi.

In Cisgiordania, finora sono stati diagnosticati 122 casi. Una donna di 60 anni è morta. A Gaza sono stati diagnosticati 12 casi, i primi due dopo il ritorno dal Pakistan. Il governo israeliano ha intensificato le restrizioni ai movimenti, vietando le riunioni pubbliche, anche per la preghiera, e limitando le uscite a due persone della stessa famiglia. Le autorità hanno anche invitato i cittadini a indossare le mascherine. Il primo ministro Benjamin Netanyahu ha affermato che Israele limiterà i movimenti da e verso la città in gran parte ultra-ortodossa di Bnei Brak, che è diventata un focolaio per la diffusione del virus.

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