Restare chiusi in casa ai tempi del Coronavirus: i consigli su come reagire della psicologa Silvia Vegetti Finzi.
Il Coronavirus sta costringendo all’isolamento domestico l’intera popolazione italiana e ormai un quarto di quella mondiale. Ma come ne usciremo e come bisogna reagire? In un’intervista al portale della Fondazione Veronesi, la psicologa Silvia Vegetti Finzi spiega come sta vivendo lei da vedova questa situazione e fissa alcuni punti importanti. Sottolinea ad esempio: “Ho scoperto la solidarietà di condominio. Ho ricevuto giorni fa un risottino delizioso, oggi risponderò con una ricetta al radicchio rosso, poi mangeremo tutti insieme (no, ciascuno nel suo appartamento!) con una candela rossa accesa sul davanzale”.
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Consigli su come reagire al Coronavirus: restare chiusi in casa, ma…
Chiarisce la nota psicologa: “Bisogna distinguere l’isolamento che è costrizione generale dalla solitudine che è chiusura personale. E tra ansia e paura”. Che dunque non sono la stessa cosa: “Psicologicamente si distingue: l’ansia è per un nemico invisibile, che può essere dentro o fuori di sé, che si amplifica, ma che non serve a niente. La paura è per qualcosa di definito. No all’”ansia di fuga” come la chiamano gli psicoanalisti, sì alla paura che spinge ad ubbidire ai decreti del governo, a stare alle regole, e così abbassa l’ansia”. Poi evidenzia: “La paura è sacrosanta, limita e dà i contorni al pericolo, l’ansia invece paralizza”.
Qualche consiglio utile dunque: “Non state in pigiama tutto il tempo, ma vestitevi, pettinatevi, per le donne anche il trucco, come se doveste uscire. E così sarete pronti ad aprire la porta se qualcuno suona. Per consegnare un pacco, per un regalino dagli altri piani. per un semplice saluto. Io ho un vicino che adesso mi porta sempre il giornale”. Statisticamente a Wuhan dopo l’isolamento sono arrivati i divorzi: “Per smontare le tensioni in famiglia, che certo ci saranno più del solito, un primo consiglio è questo: organizzare bene lo spazio in casa, assegnando a ciascuno una stanza, uno studio, un angolo. Poi scrivere i turni per portar giù la pattumiera, per portare fuori il cane, o altre incombenze. Così come non si deve litigare per la tv, anche per questo bisogna creare precedenze”.
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