Chi è Antonio Tutolo, sindaco di Lucera star del web “grazie” al Coronavirus: il primo cittadino condiviso da New York Times e Naomi Campbell.
Geometra classe 1962, Antonio Tutolo è stato eletto sindaco di Lucera, cittadina in provincia di Foggia, il 26 maggio 2019. Era a capo di una coalizione di civiche, tra cui una denominata La Pagnotta, Agricoltori per Lucera e Riscriviamo Lucera. Il primo cittadino del foggiano non avrebbe mai immaginato che nemmeno un anno dopo, grazie alle sue invettive in diretta social contro i ‘furbetti del Coronavirus’, sarebbe diventato il sindaco più “noto” d’Italia.
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Il sindaco Antonio Tutolo e le sue invettive contro chi non rispetta le norme anti Coronavirus
“Lanciato” da Propaganda Live, la trasmissione condotta da Zoro e Makkox il venerdì sera su LA7, i suoi video sono diventati rapidamente virali. In queste settimane, Antonio Tutolo non ha risparmiato nessuno: dai runner a chi abusa della possibilità di fare la spesa, fino ad arrivare all’ultimo bersaglio delle sue invettive, chi prova a lucrare sui buoni spesa. Tutto è partito ai primi di febbraio, quando contro i pregiudizi sul cibo che arriva da Oriente, il primo cittadino è andato a fare cena in un sushi bar. Ma la vera notorietà arriva in piena crisi Coronavirus, dopo il lockdown imposto dal governo Conte.
Le invettive di Antonio Tutolo sono arrivate a essere pubblicate dal New York Times. Poi il sindaco di Lucera è comparso anche sul profilo di Naomi Campbell. La top model lo ha usato per lanciare un appello alla responsabilità negli Usa. Un servizio televisivo in una trasmissione condotta da Barbara D’Urso lo ha messo poi simbolicamente alla guida dei sindaci “sceriffo” contro il Coronavirus. I video pubblicati da Tutolo fanno il boom di visualizzazioni e condivisioni e altre trasmissioni televisive si occupano di lui. Qualche giorno fa, ha accusato i concittadini che abusano dei buoni spesa senza averne diritto: “Non fate i dritti, siete solo st***zi”. Poi si è barricato in comune, in sciopero della fame protestando contro l’Asl che non comunica i dati di chi è in quarantena.
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