Spunta l’ipotesi sorveglianza rafforzata Commissione Ue-BCE per l’utilizzo del Mes in Italia dopo l’emergenza Coronavirus, intanto Tajani apre. 
Il Mes, il fondo intergovernativo Salva-stati, dovrebbe presentarsi in una forma light, edulcorata in cui i partner “si devono impegnare a usare i fondi per finanziare i costi sanitari diretti e indiretti, cure e prevenzioni”. In questa nuova formula, spariscono condizionalità e formule come i memorandum. Insomma, la convinzione è che non dovrebbe ripetersi un’altra Grecia. Ma nella bozza del nuovo Mes si legge: “La Commissione europea chiarirà monitoraggio e sorveglianza in accordo con le regole del Two Pack”. Insomma, il Trattato del Meccanismo europeo implica una “sorveglianza rafforzata” da parte della stessa Commissione e della Bce. Per questo, ancora oggi, da parte di molte forze politiche è visto con una certa ostilità.
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Tajani apre al Mes: “No a pregiudiziale ostilità”
Intanto, sul tema interviene via Twitter Antonio Tajani, vicepresidente di Forza Italia. L’esponente politico azzurro evidenzia: “C’è bisogno di liquidità per combattere il coronavirus. Perché non utilizzare dunque i 37-38 miliardi di euro che può mettere a disposizione il Mes con una linea di credito tutta particolare, senza condizionalità, tasso di interesse quasi a zero, e in tempi molto lunghi per la restituzione?”.
Secondo Tajani, “sarebbero fondi che potremmo utilizzare in Italia in tempi rapidi per combattere il Coronavirus, per assumere medici, per assumere infermieri, per formare nuovi esperti nel settore della sanità, per avviare studi nella ricerca contro questa malattia, per finanziare chi vuole realizzare un vaccino, per sistemare anche ospedali obsoleti nel Sud del nostro Paese”. Quindi conclude: “Non capisco una pregiudiziale ostilità nei confronti di uno strumento che può veramente essere utilizzato in maniera positiva nel nostro Paese”.
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