Coronavirus, 7 motivi per cui il virus oggi fa meno paura

Parla il virologo Guido Silvestri, docente presso la Emory University di Atlanta, ed evidenzia 7 motivi per cui il Coronavirus oggi fa meno paura.

(ARUN SANKAR/AFP via Getty Images)

Nuovo intervento social di Guido Silvestri, virologo docente presso la Emory University di Atlanta: il luminare originario di Senigallia chiarisce alcuni aspetti che lo vedono favorevole alla fine del lockdown. Il medico italiano trapiantato negli Usa ci tiene a precisare: “Io non sono né pro-chiusura né contro-chiusura. Io sono solo pro-scienza, pro-evidenza, e pro-dati”. Nel suo post, evidenzia sette aspetti molto importanti che secondo lui, a distanza di due mesi e mezzo dal lockdown imposto dal governo Conte – del quale era uno dei maggiori sostenitori, dovrebbero portare ad aperture decise. Il primo riguarda la stagionalità, che “sembra avere un ruolo molto importante nell’andamento della pandemia in specifiche aree geografiche”.

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Sette buone ragioni che rendono poco utile il lockdown Coronavirus

Il professor Silvestri ricorda poi che “l’immunità naturale potrebbe essere più facile da raggiungere a causa di cross-reattività dell’immunità cellulare con altri coronavirus”. Un altro aspetto fondamentale riguarda il fatto che il lockdown totale non sempre si è rivelata una soluzione migliore di quello parziale e fa l’esempio di quanto accaduto a New York e in Florida. C’è poi un elemento evidente e che spesso viene messo in secondo piano, ovvero che “i clusters più grandi di contagi avvengono in ambienti non protetti dalla chiusura”, si pensi ad esempio a quanto accaduto nelle case di riposo.

Questi punti ne portano a un altro: “Alcuni modelli epidemiologici che hanno previsto grandi benefici dalla chiusura potrebbero essere basati su dati iniziali incompleti e/o contenere errori metodologici”. Inoltre, aspetto che è molto importante, “i danni psicologici della chiusura prolungata sui bambini e adolescenti sono notevoli, ed i danni socio-economici (disoccupazione, caduta PIL) si confermano essere ingenti”. Ultimo importante aspetto riguarda il fatto che oggi “stanno emergendo terapie in grado di limitare la morbidità e mortalità da COVID-19”.

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“Non ho bisogno di fare carriera”, parla il virologo Guido Silvestri

Dunque, il professor Guido Silvestri chiarisce: “Non ho bisogno di fare carriera (ne ho fatta fin troppa, credetemi), di avere visibilità (che detesto), guadagno più di quanto mi sarei mai aspettato ed ho già rinunciato a ruoli politici anche molto importanti proprio per mantenere la mia libertà. Quello che faccio è combattere per sconfiggere COVID-19, a livello sia di ricerca scientifica che di medicina clinica, perché la ritengo la cosa giusta da fare, e lo faccio con la stessa passione ed intensità con cui da 30 anni combatto HIV e AIDS”.

“Il tutto nello spirito di aumentare la conoscenza e ridurre le sofferenze de nostri simili. Inoltre, cerco di divulgare le conoscenza della scienza a persone non del mestiere che vedo stanche, ansiose ed impaurite”, scrive ancora Guido Silvestri. Poi chiosa: “Faccio tutto questo con grande convinzione, perché credo fermamente nella mia missione, con enorme ottimismo, perché ho una fiducia straordinaria nell’efficacia della scienza, e con l’energia che viene dal credere nella sostanziale positività della stragrande maggioranza delle persone”.