Strage di Ustica e Bologna, c’è un’unica verità sulle due stragi: la tesi dello scrittore Paolo Cucchiarelli, chi è e cosa dice il giornalista e saggista.
In queste settimane, è uscito per la casa editrice Nave di Teseo l’ultimo saggio di inchiesta dello scrittore Paolo Cucchiarelli, dal titolo “Ustica&Bologna. Attacco all’Italia”. La tesi del giornalista d’inchiesta – che riprende argomentazioni datate e le mette insieme portando alla luce uno scenario finora inedito – è che tra l’abbattimento del DC 9 Itavia partito da Bologna e diretto a Palermo, il 27 giugno 1980 a Ustica, e la strage di Bologna del 2 agosto dello stesso anno ci sia più di un elemento comune.
Leggi anche –> Ustica, fu un missile e lo Stato non garantì sicurezza
La tesi di Paolo Cucchiarelli su Ustica e Bologna
In un’intervista a Fanpage.it, Paolo Cucchiarelli ha spiegato in questi giorni: “Con queste due stragi l’Italia viene richiamata all’ordine dai suoi alleati esteri dopo essere finita, suo malgrado, in uno scontro tettonico di politica internazionale, dall’Europa agli Stati Uniti fino al Medi Oriente, dove all’epoca imperversa lo scontro Iran-Iraq. Entrambe le stragi sono le due facce di una stessa medaglia”. Diversi sono gli aspetti inediti che emergono dal saggio del giornalista e scrittore. Classe 1956, giornalista parlamentare da oltre vent’anni, autore di diversi importanti saggi, Paolo Cucchiarelli si è già occupato in passato di importanti fatti avvenuti nel nostro Paese.
Consulente di commissioni parlamentari d’inchiesta, ha esaminato il caso del sequestro e della morte di Aldo Moro. Si è anche occupato dell’attentato a Papa Giovanni Paolo II. Tra gli aspetti inediti del suo libro, c’è quello che riguarda il ruolo di Marco Affatigato, intervistato nel saggio. Si tratta di un uomo considerato vicino all’estrema destra. Questi fu inserito nella lista dei dispersi dell’aereo inabissatosi a Ustica. Quindi venne accusato di essere esecutore della strage di Bologna. Cucchiarelli si occupa anche di elementi finora passati inosservati. Partendo dal caso della morte di Maria Fresu, dilaniata nell’esplosione del 2 agosto 1980, esamina l’ipotesi di una doppia bomba alla stazione di Bologna.
Leggi anche –> 27 giugno 1980: ottantuno persone muoiono nella strage di Ustica