Nell’ultimo anno, in Italia è esplosa la passione per il Padel: sport vicino al tennis nato in Messico circa cinquanta anni fa.
In Italia è esplosa la Padel mania. La pratica di questo sport derivante dal tennis, nato in Messico nel 1969, si espansa nel nostro Paese nell’ultimo anno soprattutto grazie al fatto di esser stata una delle pochissime discipline a poter essere pratica in zona rossa in questo periodo di pandemia da Covid-19.
Il Padel è così diventato praticassimo in Italia, tra nuovi giocatori ed altri arrivati direttamente dal tennis che hanno cominciato solcare i campi nati e costruiti con sempre maggiore frequenza in tutta la Penisola. “Ci si avvicina a questo sport perché ci si diverte facilmente e si riesce a giocare anche dopo poche lezioni con un maestro. Si arriva spesso dal tennis, ma anche da discipline come il running e il fitness. E anche dal calcio a cinque, grazie alla maggior facilità di organizzarsi per una partita”, ha detto al Corriere della Sera Carlo Alberto Romiti, esperto in Sport Management di Agora Global.
Leggi anche >>> Michael Schumacher: finalmente in anteprima quello che tutti i tifosi aspettavano
Cos’è il Padel: misure del campo e regolamento

Il Padel si pratica su un campo di 20×10 metri diviso, come nel tennis, da una rete di 88 centimetri. La particolare del terreno di gioco è il fatto di esser circondato da pareti, che garantiscono il rimbalzo della palla e che sono parte integrante del campo e del gioco. Le partite si giocano due contro due e anche nel punteggio seguono le stesse linee guida del tennis, con match al meglio di due set su tre.
Leggi anche >>> Miss Claudia di “Avanti un altro”: passeggiata e bisognini in autostrada davanti a tutti
La parte divertente del gioco del Padel è, come anticipato, la presenza delle pareti che i giocatori possono utilizzare a loro favore. La pallina come al solito può rimbalzare una solo volta sul terreno, ma dopo averlo fatto può finire sulle rispettive mura che possono aiutare i “padelisti”. A rendere ancor più famoso questo sport è anche la sua immediatezza. Carlo Alberto Romiti, infatti, spiega ancora: “Ci si avvicina a questo sport perché ci si diverte facilmente e si riesce a giocare anche dopo poche lezioni con un maestro. Si arriva spesso dal tennis, ma anche da discipline come il running e il fitness. E anche dal calcio a cinque, grazie alla maggior facilità di organizzarsi per una partita”.