Il governo Draghi e la riforma delle pensioni: chi può smettere di lavorare a 57 anni

Mario Draghi, Presidente del Consiglio, lancia e supporta la riforma sulla pensione, ma vediamo chi riguarda questa riforma.

Mario Draghi nato a Roma il 3 Settembre 1947, è un accademico, politico e banchiere italiano, che dal 13 Febbraio 2021 è stato eletto Presidente del Consiglio dei ministri della Repubblica Italiana.

Mario Draghi Presidente del Consiglio (Getty Images)
Mario Draghi Presidente del Consiglio (Getty Images)

Laureato all’Università degli studi di Roma “La Sapienza”, è stato direttore generale del Ministero del Tesoro negli anni ’90.

Nel 2005 viene scelto per ricoprire la carica di Governatore della Banca d’Italia, diventando membro e successivamente Presidente del Consiglio per la stabilità finanziaria.

Dal 2011 per ben 8 anni ha adempito allo svolgimento della sua posizione, ovvero quella di Presidente della Banca Centrale europea, durante il periodo di crisi del debito sovrano europeo.

Fino al 3 Febbraio 2021 quando viene scelto dal Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, per ricoprire il ruolo di Presidente del Consiglio dando vita ad un nuovo Governo dopo le dimissioni del Governo Conte.

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La riforma per la pensione di Mario Draghi

Dopo ripetute modifiche e voci sulla questione pensione finalmente dopo tante attese abbiamo un quadro più chiaro sulla faccenda.

Interessati da questa riforma sono soprattutto i lavoratori e le persone che fanno ricorso alla legge 104 (legge che esige di rispettare le dignità umane e dei diritti della persona disabile).

Secondo le ultime notizie trapelate, la pensione per le persone disabili e che quindi usufruiscono della legge 104, sarà stabilita a 57 anni con alcuni requisiti da rispettare.

Per andare in pensione all’età di 57 anni il richiedente dovrà:

  • essere disoccupato, tramite licenziamento per giusta causa o consensuale tra datore di lavoro e lavoratore, inoltre deve aver terminato il periodo di disoccupazione da almeno 3 mesi;
  • essere responsabile di un parente o coniuge di primo grado affetto da handicap da almeno 6 mesi;
  • essere disabile con più del 75% di invalidità civile;
  • lavorare da più di 6 anni in condizioni stremanti;
  • lavorare per più di 64 notti all’anno, svolgendo attività logoranti.
Pensione (Pensionipertutti.it)
Pensione (Pensionipertutti.it)

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Ovviamente non tutti potranno usufruire di queste piccole agevolazioni, infatti se si sta ancora lavorando è necessario avere 62 anni ed almeno 20 anni di contributi versati, mentre per i disoccupati è necessario avere 57 anni ed almeno 20 anni di contributi versati sul proprio fondo pensione complementare.