Roberto Saviano racconta cos’è l’eronia con un messaggio che fa riflettere i lettori su quanto possa essere grave ed il perché dell’utilizzo della stessa, che è considerata un ancora di salvezza.
Roberto Saviano nato a Napoli il 22 Settembre 1979, è uno scrittore, sceneggiatore e giornalista italiano.
Nella sua carriera scrive articoli per alcuni giornali ed il suo romanzo più famoso, Gomorra, pubblicato dalla casa editrice Mondadori nel 2006.

Nel suo romanzo parla della criminalità organizzata che incombe sulle strade e sull’economia del territorio italiano.
Dopo la pubblicazione del suo romanzo Roberto Saviano, riceve dai vari gruppi della camorra, minacce di morte. Dopo aver denunciato l’accaduto alle forze dell’ordine, è stato costretto ad una vita seguito dalla scorta di guardie del corpo.
La vicenda di Saviano scatena una reazione da parte delle istituzioni degli scrittori, dando visibilità al problema riscontrato e creando appelli per ovviare all’accaduto.
Il suo romanzo si trasforma nella vita reale di tutti i giorni, quando la direzione distrettuale antimafia, viene a conoscenza del piano già in atto della banda camorrista, di eliminare la scorta e lo scrittore italiano.
A causa del piano da parte del clan dei Casalesi, Roberto Saviano lascia l’Italia nel 2008. Torna in Italia ed inizia a registrare i primi episodi della serie TV nel 2014, chiamata Gomorra, ovvero l’espressione televisiva del suo romanzo che tutt’oggi è in produzione con la quarta stagione.
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Roberto Saviano e l’eroina
L’eroina è una sostanza derivata dalla morfina che a sua volta proviene dall’Oppio.
E’ una sostanza semisintetica creata tramite la reazione tra la morfina e l’anidride acetica, e può avere 3 aspetti completamente diversi, come il colore, dove la prima è di colore bianco, sottoforma di polvere chiamata più semplicemente sale, nella seconda si nota un colore marrone ed appiccicoso chiamato più semplicemente zucchero marrone, mentre nella terza viene tagliata, polverizzata o scaldata con degli additivi che concentrano ancor di più la forza stupefacente della sostanza.
Per le sue proprietà sedative ed analgesiche veniva usata in medicina per poi essere sostituita dalla morfina visto le sue aggressive controindicazioni.
Le quantità di overdose per l’eroina è il 20% più bassa rispetto a quella della morfina, quindi possiamo tranquillamente dire che la concentrazione di tebaina e codeina.
Roberto Saviano racconta, con un video sul suo profilo Instagram, l’effetto che l’eroina ha sulla vita di tutti i giorni, scatenando l’approvazione di molti personaggi famosi.
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“Questo video è straziante. L’altra epidemia: l’epidemia dell’eroina, del crack, del fentanyl. Il video è girato in Pennsylvania, nel quartiere dove donne, uomini, ragazze e ragazzi si vanno a bucare. Del resto, l’immagine dello zombie è la metafora più utilizzata per raccontare le masse di eroinomani. Questa è l’America ignorata, che oggi non vedete e che fu narrata solo negli anni ’80. L’eroina non è un vizio, è un tragedia, il tentativo (vano) di staccare per sempre il dolore dal proprio petto, dalla propria pancia, dalla testa. Lo schizzo ti dona quei venti minuti di un’euforia simile all’orgasmo, che paghi con la devastazione del corpo. Con la pandemia Covid, il mercato dell’eroina è aumentato del 13%. Ci si droga perché la vita è una merda, ci si droga perché si tenta di diluire un’ansia cronica che ci domina, ci si riempie di ansiolitici, antidepressivi, perché l’umanità è in competizione, in guerra, perché l’odio e la difficoltà del vivere sono troppo, dannatamente troppo da sopportare.
Ragionare sulle droghe significa non solo discutere di dipendenza, sballo, vizio o traffico. Ragionare sulle droghe significa ragionare sul senso del vivere, misurare se davvero valga la pena vivere”.
Così commenta lo scrittore italiano Roberto Saviano con l’intento di riuscire a sensibilizzare il pensiero delle persone riguardo le droghe.
Secondo Saviano l’eroina sarebbe una via di fuga, o meglio, l’ancora di salvezza, da questa vita che incombe sempre più velocemente su di noi, chiedendosi spesso se vale veramente la pena vivere per una cosa del genere.