Rocco Casalino: L’ex portavoce di Conte dopo la casa del Grande Fratello deve occuparsi di due “camere”

Rocco Casalino, ex portavoce di Conte, incarna il detto popolare “si chiude una porta, ma si apre un portone”. Una vita piena di seconde occasioni.

Di certo non si può dire che Rocco Casalino manchi di inventiva. La sua vita ne racchiude tante, ha sempre avuto un piano B.

Rocco nasce nel 1972 a Frankenthal, nel Palatinato, una regione della Germania, da una famiglia di origine pugliese e lì resterà fino all’età di sedici anni. Come racconta nella sua autobiografia “Il portavoce”, il padre era un uomo violento e dedito all’alcol. Rientrato in Italia, conseguirà la laurea in Ingegneria elettronica (specializzandosi in ingegneria gestionale) a Bologna.

Casalino ai tempi del Grande Fratello
Casalino ai tempi del Grande Fratello (instagram)

Nel 2000, la partecipazione alla prima edizione del Grande Fratello con un solo intento, da lui stesso dichiarato, diventare ricco. Per essere ammesso al reality, dichiara, ha usato anche la  sua bisessualità. Sfrutta la popolarità del programma per un po’. Quando il filone si esaurisce, dribbla verso il giornalismo e nel 2007 ottiene il tesserino da professionista.

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La carriera politica

Il suo ingresso in politica risale al 2011, quando si avvicina al Movimento 5 Stelle. Nel 2013, grazie a Casaleggio, comincia ad occuparsi della comunicazione. Nel 2018 diventa portavoce del governo Conte e capo ufficio stampa fino alla sua caduta nel 2021.

Casalino e Trump
Casalino e Trump (Instagram)

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Ma è ben lungi la sua dipartita dalla scena politica. Dopo aver attraversato i talk show, nell’ultimo anno, per presentare il suo libro, è di questi giorni la rivelazione, da parte del suo ex capo, Conte, del nuovo incarico dell’ex gieffino.

Dichiara infatti l’ex premier: E’ stato assunto alla Camera e al Senato ed è responsabile per le TV”. Si occupa, in buona sostanza dei gruppi parlamentari dei 5 Stelle con l’intento di coordinarne le dichiarazioni per evitare dissonanze e dare l’immagine di un nuovo corso del Movimento, grazie alla nuova dirigenza.

E’ uscito dalla porta di Palazzo Chigi, per rientrare nei portoni di Palazzo Madama e Montecitorio.