Viso, per noi, sconosciuto ma non per le forze dell’ordine | E’ entrato nelle nostre case senza che ce ne rendessimo conto

Uno dei criminali più temuti in tutta Italia. Latitante per molti anni e finalmente arrestato. Il 41 bis vi dice niente? Scopriamo chi è.

E’ stato fonte d’ispirazione per Roberto Saviano. Grande scrittore e giornalista che tramite il reportage racconta tutta la realtà che gira intorno alla criminalità organizzata, partendo dal loro territorio, economia ..ecc

La sua vita viene portata anche sui piccoli schermi diventando uno dei personaggi più iconici della serie “Gomorra”.

Gomorra La serie
Gomorra La serie (foto web)

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Parliamo del personaggio di don Pietro Savastano  che è uno dei protagonisti della fortunatissima serie “Gomorra”. Ma non tutti sanno – anche tra i fan più sfegatati della serie – a quale boss della camorra, realmente esistito, è ispirato il suo personaggio.

Don Pietro Savastano

La serie “Gomorra” ha avuto un successo enorme. Ancor più del film, realizzato alcuni anni prima. Tratta dal libro-simbolo della carriera di Roberto Saviano, la serie, che ha all’attivo diverse stagioni, negli anni si è discostata dall’ispirazione letteraria.

Fortunato Cerlino in un'espressione tipica di don Pietro (Getty Images) 2
Fortunato Cerlino in un’espressione tipica di don Pietro (Getty Images)

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Ma all’inizio di tutto c’era lui, don Pietro Savastano. La serie, infatti, si apre con la presentazione del clan camorrista dei Savastano, che è comandato dal temuto e rispettato don Pietro. Appunto. È il capo famiglia della cosca dei Savastano, deciso a mantenere vivi i commerci di stupefacenti nel suo quartiere ma anche oltre. Nella prima stagione viene recluso in regime di 41-bis, da cui riesce ad evadere. Viene ucciso alla fine della seconda stagione da Ciro Di Marzio, per vendicare la figlia Maria Rita, uccisa su suo ordine per ritorsione. Durante la seconda stagione diventa rivale di suo figlio Genny, ritenuto indegno di comandare il clan (al punto da ostacolarlo fisicamente), e instaura una relazione con Patrizia, inizialmente sua spia e referente.

Chi è veramente?

A interpretare il ruolo di don Pietro, l’attore Fortunato Cerlino. Ha recitato in diversi film e serie televisive. Ma, ovviamente, il suo personaggio più conosciuto e iconico è quello di don Pietro. Con la sua frase che ormai è un cult ‘Mo ce ripigliamm’ tutt’ chell che è ‘o nuost’.

Ma, ovviamente, “Gomorra” è ispirata a fatti e personaggi realmente esistiti. Che hanno condizionato sotto il profilo criminale la vita economica, politica, sociale non solo della Campania. Ma dell’Italia intera. E, quindi, anche don Pietro è ispirato alla figura di un criminale realmente esistito. E tuttora vivente.

Di Lauro - Cerlino
Di Lauro – Cerlino ( foto web)

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Detto “Ciruzzo ‘o Milionario”, parliamo del boss Paolo Di Lauro. Considerato a capo del clan Di Lauro di Secondigliano e Scampia, alla periferia nord di Napoli. E’ stato lo stesso Roberto Saviano a dichiarare che la figura di don Pietro è liberamente ispirata a Di Lauro.

Protagonista di alcune faide tra gli anni ’90 e gli anni 2000. Divenne ufficialmente latitante il 23 settembre 2002, e venne poi inserito nell’elenco dei trenta latitanti più pericolosi d’Italia. Fu catturato il 16 settembre 2005 dai Carabinieri in un appartamento di via Canonico Cosimo Stornaiuolo 16 a Secondigliano. Condannato a 29 anni di reclusione per associazione camorristica.