Raffaella Carrà ci ha lasciato da pochi mesi e la sua mancanza si sente, eccome. La showgirl ha lavorato fino alla fine, anche se lo ha fatto su un palcoscenico diverso dal solito.
La regina delle showgirl italiane, la “più amata dagli Italiani”, ci ha lasciati il 5 luglio di quest’anno, lasciando un vuoto immenso nel suo pubblico, in chi l’aveva conosciuta quando indossava i panni di Maga Maghella e chi invece l’aveva conosciuta solo più tardi, nelle sue “Carramba”.
Leggi anche -> Raffaella Carrà, un corteggiamento senza sosta: lo sapevate che Berlusconi le fece un regalo…

Leggi anche ->Raffaella Carrà aveva organizzato tutto: Sergio Japino “complice” anche dopo la morte
Raffaella è stata un’artista a tutto tondo. Nata a Bologna nel 1943, è cresciuta a Bellaria con la nonna che aveva un bar. I suoi genitori si separarono quando lei era piccola. Prestissimo si interessò di danza e recitazione. Girò anche dei film come attrice, uno per tutti Il colonnello Von Ryan, con un mostro sacro della canzone e del cinema, Frank Sinatra.
La vita per il lavoro
Raffaella è sempre stata perfezionista nel suo lavoro, attenta ai dettagli, niente lasciato al caso. Tutto sembrava facile grazie alla passione che ci metteva, ma la sua professionalità era fuor di dubbio. Per un lungo periodo di tempo la showgirl ha privilegiato la carriera e quando provò ad avere un figlio, purtroppo non arrivò. Non essendo sposata le fu anche preclusa l’adozione.

Nonostante questo, la Carrà ha adottato 12 bambini a distanza, oltre ad avere amato profondamente i figli di suo fratello.
Leggi anche -> Raffaella Carrà, l’ultima volta che è stata vista in vita: beccata la foto commovente
La sua forza è sempre stata il suo lavoro però. Fino a quando le è stato possibile è andata in video. Certo, ormai non faceva più roteare il suo caschetto biondo o non produceva balletti scatenati, ma continuava ad intrattenere il suo pubblico in modo diverso.
La sua ultima trasmissione è stata “A raccontare comincia tu” nel 2019, in cui la Carrà intervistava grandi personaggi lontano dal palcoscenico. Alcune interviste le ha fatte addirittura alla guida di un auto, anche se notoriamente, a lei non piaceva guidare.
Ma Raffaella amava sperimentare e mettersi sempre in gioco.
Ne nasce una ogni secolo, di artista del genere.