Un uomo in simbiosi con il suo soprannome, un mito (trash) della televisione, belloccio seduttore, questa volta ha colpito sul serio. La “rossa” è da brividi.
Il cinquantasettenne attore di Atrani, in provincia di Salerno è noto ai più non per i ruoli che ha interpretato, ma per momenti che sono rimasti nella storia della televisione, non i più edificanti per la verità.
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Come tutto è cominciato
Dei suoi anni giovanili si sa poco. Pare che subito dopo il liceo l’imberbe Zequila si sia innamorato dell’insegnante di portamento di sua sorella, per poi fuggire con lei a Roma. Le cronache riferiscono che tale donna fosse sposata e più grande di lui. Fatto sta che il bell’Antonio comincia, per mantenersi, a far fotoromanzi, tradendo le aspirazioni dei genitori che lo volevano medico.

Tra gli anni Ottanta e Novanta partecipa a vario titolo a numerosi film di serie B del genere giallo/erotico, alcuni dei quali girati da Bruno Mattei, famoso nell’ambiente per film a basso costo del genere horror/splatter/erotico.
La televisione
Partecipa anche ad alcune fiction televisive e, ovviamente, a reality show, oltre a fare l’ospite in molte trasmissioni. Grazie a queste sue apparizioni Zequila ha un posto nella memoria televisiva degli italiani.
Ed è grazie alle fogge e ai colori del suo intimo durante l’Isola dei Famosi che il nostro Antonio è stato soprannominato, a ragion veduta “Er Mutanda”.

Ma il massimo del minimo lo ha raggiunto durante un’epica ospitata ad una Domenica in, in cui venne quasi alle mani con un altro sobrio personaggio, tale Adriano Pappalardo. Pare che fuori onda Pappalardo avesse usato il nome della mamma di Zequila invano, suscitando l’ira dell’attore che reagì in modo poco british. Fatto sta che la Venier perse la conduzione del programma domenicale.
A proposito di mamma, si vocifera, che a gennaio la genitrice lo abbia buttato fuori di casa…
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Al momento, Antonio sta vivendo un ritorno di popolarità grazie alla partecipazione al GF VIP nel 2020.
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La rossa
Cosa sicuramente invidiabile di tale personaggio è la sua Ferrari cabriolet modello California, prodotto dal 2008 al 2014.
L’auto è la prima Ferrari coupé-cabrio, con design Pininfarina ed un motore V8, ed una potenza di ben 460 cavalli. Il bolide Ferrari raggiunge i 100 Km/h in meno di 4 secondi, mentre la sua velocità massima è 310 Km/h.