La musa di Antonioni, la ragazza con la pistola, la compagna del grande Alberto Sordi in mille avventure compie 90 anni. Una carriera ineguagliabile.
Maria Luisa Ceciarelli, (questo il suo vero nome) nasce a Roma il 3 novembre del 1931. Fino agli 8 anni vive a Messina a causa del lavoro del padre.
Tornata a Roma, dopo la guerra si iscrive all’Accademia di Arte Drammatica dove avrà come maestro il grande Sergio Tofano, il papà del Signor Bonaventura.

La nascita del nome e gli inizi della sua carriera
E’ proprio Sergio Tofano che le suggerisce di cambiare il nome (molto poco cinematografico…) e di fatto ne conia uno nuovo, spezzando a metà il cognome della mamma (Vittiglia) e scegliendo un nome proprio più confacente al nuovo cognome.
Esordisce in teatro, mentre il cinema arriva solo dopo. Ci arriva da doppiatrice, nonostante la voce roca. In quel periodo, gli anni Cinquanta, non riesce ad ottenere ruoli in quanto non ha il phisique du role richiesto. Quello era il momento delle ‘maggiorate fisiche’.
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La svolta arriva nel 1957 con l’incontro con Michelangelo Antonioni, di cui è sia musa che compagna. Con lui girò i film dell’incomunicabilità: L’avventura e Deserto Rosso.
Ma questo pessimismo cosmico comincia a starle stretto e si indirizza verso ruoli brillanti.
Commedie d’autore
Il suo grande talento brillante esplode (è il caso di dirlo) nel 1968 con La ragazza con la pistola di Mario Monicelli, in cui interpreta una siciliana sedotta e abbandonata che insegue a Londra l’uomo che l’ha “svergognata”.
Un ruolo lontano da quello che ricoprono le donne nel cinema del tempo e più prossimo ai grandi interpreti maschili, Alberto Sordi, Vittorio Gassman, Giancarlo Giannini e Ugo Tognazzi. Tutti i grandi registi l’hanno voluta nelle loro opere. Da ricordare: Amore mio, aiutami di Sordi, Vedo nudo di Dino Risi e Dramma della gelosia (tutti i particolari in cronaca) di Ettore Scola.
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La sua grandezza di attrice le viene riconosciuta anche da colleghe del calibro di Vanessa Redgrave, che ha dichiarato che avrebbe voluto essere come lei.
La vita privata
Sono tre le sue storie importanti, anzi quattro, tutte lunghe. Quella con Michelangelo Antonioni, con Carlo Di Palma, direttore della fotografia conosciuto negli anni Settanta e con Roberto Russo, suo marito dal 2000, sposato dopo 27 anni di fidanzamento.
Ed è grazie a lui, che il suo pubblico continua ad avere notizie. Monica Vitti non appare più in pubblico dal 2002. E’ affetta da una malattia degenerativa tipo Alzheimer ed è assistita in casa dal marito stesso e da una badante.
Per i suoi 90 anni le sono arrivati tributi da ogni dove, carichi di affetto e nostalgia.
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E la quarta storia d’amore?
E’ quella con il suo pubblico, che non l’ha mai dimenticata e ancora oggi continua a sorridere e ad emozionarsi guardando i suoi film.