Una nuova tecnologia che può cambiare la storia della lotta a uno dei mali più temuti. L’annuncio social delle Istituzioni
L’annuncio arriva direttamente dal presidente della Regione Veneto, Luca Zaia. Il governatore è raggiante nel comunicare un nuovo ritrovato scientifico nella sua regione. Qualcosa che potrebbe davvero cambiare la storia nella lotta ad alcuni dei mali della contemporaneità.
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L’annuncio di Zaia
La Neurochirurgia dell’ospedale San Bortolo di Vicenza si è dotata di una nuova apparecchiatura all’avanguardia. Frutto di una donazione da 320.000 euro della Fondazione San Bortolo e sostenuta da For Funding, la piattaforma di crowdfunding di Intesa Sanpaolo.

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Il sistema si compone di un laser, emesso da una fibra inserita all’interno di un catetere con un diametro di appena 2,5 millimetri. Grazie alle sue dimensioni estremamente ridotte, il catetere – con il laser al suo interno – può essere posizionato in esatta corrispondenza del punto dove intervenire. Si chiama “Visualase”. E’ un sistema di ablazione laser che consente di intervenire con millimetrica precisione.
Un nuovo ritrovato per una sanità, quella veneta, già assolutamente all’avanguardia. Nel suo lungo post, il governatore Zaia pubblica anche alcune foto della conferenza stampa di presentazione dell’importante ritrovato tecnico-scientifico.
Come funziona
Si può quindi intervenire precisamente sulla parte del cervello da trattare. Tramite il laser, vengono “bruciati” con estrema precisione i tessuti cerebrali che presentano le lesioni. Il tutto sotto un sofisticato sistema di guida mediante le immagini acquisite con la risonanza magnetica.
Così si potrà avere una precisione millimetrica sulle aree del cervello lesionate, anche quelle non raggiungibili con gli approcci chirurgici tradizionali. Dando così una nuova speranza a pazienti affetti da forme rare di epilessia, ma anche di tumore al cervello altrimenti inoperabili.
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Nei casi di epilessie farmacoresistenti, per cui si procede per via chirurgica, i focolai che danno origine al disturbo sono in una posizione pericolosa o inaccessibile chirurgicamente, tale da risultare non operabili. Questa tecnologia consentirà finalmente di trattare con successo anche questi pazienti. Che senza questa procedura non avrebbero possibilità di cura. Con una prospettiva di vita estremamente invalidante.
Il nuovo sistema di ablazione laser si può utilizzare anche nella cura dei tumori intracerebrali primari e metastatici, collocati in profondità nel cervello. E per questo motivo non raggiungibili con la microneurochirurgia tradizionale.