E’ stato per oltre vent’anni uno degli intoccabili di Hollywood, attore e regista da Oscar, pluripremiato e pluripagato, poi il tracollo. Ecco cosa è successo.
Mel Gibson nasce nello stato di New York nel 1956, ma cresce in Australia dove la famiglia si è trasferita. Vive in un ambiente rigidamente cattolico, papà statunitense di origini britanniche e mamma irlandese creano una famiglia numerosa, avranno infatti dieci figli.
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La carriera e il successo
Il suo primo grande successo arriva negli anni Ottanta con la saga di Arma Letale in cui un ipervitaminico, palestrato e capellone Gibson interpreta un poliziotto dai modi spicci e violenti. Le inquadrature al suo fisico di questo film e del post apocalittico Mad Max gli valgono in quegli anni anche il titolo di “uomo più sexy del mondo”.

Nel 1996 riceve l’Oscar come miglior film, per Braveheart – Cuore impavido, la storia (romanzata) di William Wallace, il primo patriota scozzese che lotta per la libertà della sua terra. Con questo film Gibson inaugura la serie di suoi film che veleggiano oltre le due ore…
La sua successiva prova da regista, nel 2004, è, La passione di Cristo, girato peraltro in Italia con la partecipazione di molti attori italiani, tra cui Monica Bellucci, Sergio Rubini, Claudia Gerini, Sabrina Impacciatore, Luca Lionello e Rosalinda Celentano.
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Altro film che suscita un vespaio di polemiche per le scene estremamente crude e iperrealistiche al limite dello splatter. Nonostante sia doppiato in latino ed aramaico, il film è uno dei più visti della stagione.

Nel 2006 riprende il filone iperrealista con Apocalypto in cui fa un ritratto poco lusinghiero della civiltà precolombiana, delineandoli come sanguinosi selvaggi e andando incontro a numerose mistificazioni storiche. Girato anche questo nella lingua originale, lo yucateco, non si esime dal solito corollario di polemiche.
La vita privata e le convinzioni ideologiche
Per gran parte della sua vita Mel è stato eretto a paladino della famiglia nel suo senso più alto, essendo stato sposato per ben 28 anni con la stessa donna, da cui ha avuto sette figli. Ma quando il paravento è caduto si è mostrata la verità. La moglie ha portato all’avvocato fatti inequivocabili per cui l'(im)pavido Mel ha dovuto lasciare sul tavolo ben 400 milioni di dollari.
Non ha aspettato molto per riaccasarsi, infatti mette su casa poco dopo con Oksana Grigorieva, musicista russa, da cui ha anche una figlia. Peccato che la signora, aggredita anche fisicamente dal gentiluomo Mel, pubblichi l’audio di una telefonata in cui il grande attore la ricopre di pesanti improperi. Risultato? Tribunale, tre anni di libertà vigilata, risarcimento e nessun affido della figlia.
Decisamente un periodo no per l’attore/regista che, beccato dalla polizia ubriaco al volante, li insulta con epiteti antisemiti, urlando loro: “Gli ebrei sono responsabili di tutte le guerre nel mondo!”. Non pago, si rivolge alla collega Winona Ryder chiedendole se fosse una «oven dodger», (traduzione: ebrea fritta al forno).
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Campione di tolleranza, si rivolge ad un amico omosessuale della Ryder chiedendogli se avvicinandosi a lui ci fosse il pericolo di contrarre l’AIDS.
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Dopo questa serie di exploit, Mel si è fatto ricoverare in un rehab per guarire dalla dipendenza dall’alcool, ha una nuova compagna ed un nuovo figlio (auguri a entrambi) ed è di nuovo al cinema con diversi film. Un nuovo inizio?