Un successo enorme tra la fine degli anni ’90 e i primi anni 2000. Poi l’abisso. Come sta oggi quello che un tempo era anche un sex symbol?
Una stella molto, troppo, splendente. Che forse si è bruciata troppo presto. Un successo fulminante, tra la fine degli anni ’90 e l’inizio dei 2000 per Gianluca Grignani. Ma poi la caduta. Pesante, rovinosa. E, infine, il silenzio. Come sta oggi il grande cantautore?
La carriera di Gianluca Grignani
Ancora oggi, i suoi dischi e le sue canzoni sono ricordate da tutti. L’album “Destinazione Paradiso” ha vinto il Disco di diamante. Mentre “La fabbrica di plastica” e altre raccolte il Disco di platino. Ha venduto complessivamente circa 5 milioni di dischi certificati.
Le sue canzoni hanno fatto sognare e innamorare. Oltre a “Destinazione Paradiso”, certamente meritano una menzione “La mia storia tra le dita”, “Falco a metà”, “Baby Revolution”, “L’aiuola” e “Che ne sarà di noi”.
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Purtroppo, però, anche tanti guai. Intorno alle 3 di notte del 12 luglio 2014, Gianluca Grignani viene arrestato a Riccione per violenza e resistenza a pubblico ufficiale. L’arresto viene convalidato e il 14 luglio Grignani viene processato per direttissima al tribunale di Rimini. Il cantante torna libero con obbligo di firma, in attesa della nuova udienza fissata il 16 settembre, nella quale patteggia un anno di reclusione per resistenza a pubblico ufficiale, dopo aver risarcito le parti lese.
La caduta. Come sta oggi?
E’ solo un episodio, uno dei più noti, dei sui problemi con le dipendenze dall’alcol e dalla droga, cocaina, soprattutto. Sin dal suo esordio, sia per la musica, sia per la poetica dei suoi testi, è considerato uno dei principali esponenti dell’inquietudine generazionale degli anni novanta, guadagnandosi così l’appellativo di poeta maledetto. 
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Il cantante, oggi, sta cercando di risalire dal baratro in cui era scivolato. Non manca di sottolineare i suoi errori. Anche per dare un esempio ai suoi figli. E’ ancora lontano dalla forma che lo ha fatto diventare, non solo un apprezzatissimo cantante, ma anche un sex symbol con i suoi lunghi capelli.
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Ma confidiamo che ormai il peggio possa essere alle spalle.
