Giacomo Celentano, l’unico figlio maschio di Adriano, ma meno conosciuto rispetto alle sorelle, non riesce ad emergere nel suo lavoro. Si è infatti dichiarato discriminato. Ma perchè?
Giacomo Celentano nasce a Milano nel 1966. Cresciuto in un ambiente d’artisti, all’ombra di papà Adriano e mamma Claudia Mori era inevitabile che sviluppasse anche lui una propensione in questo senso.
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Figlio di mezzo tra due personalità forti come le sorelle Rosita e Rosalinda, forse ha patito più di loro per affermarsi.
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La carriera artistica
Il suo primo disco lo incide a 23 anni con la collaborazione di Mario Lavezzi. Scrive anche alcuni brani per il celebre papà, ma ben presto si orienta verso la stesura di canzoni e testi di ispirazione cristiana.
Nel 2002 partecipa a Sanremo, con la canzone You and me, ma non riscuote i consensi sperati.
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Alla sua carriera di cantautore associa anche quella di scrittore ed autore per programmi televisivi, tra cui Ti lascio una canzone.
Fa anche qualche incursione nel cinema, reciterà infatti nel film Aspromonte del 2011, con Franco Nero.
E’ sposato con Katia Cristiano, che lo segue ovunque e duetta con lui in molti brani.
Per molto tempo Giacomo ha sofferto di depressione da cui, come racconta nel suo libro La luce oltre il buio, è uscito grazie alla sua profonda fede cattolica.
Il successo mancato
Ma la fede lo ha portato, a sentire Giacomo, ad essere discriminato nella sua professione, a non essere considerato alla pari di altri artisti, non così dichiaratamente devoti.
Usando le sue stesse parole, Giacomo è “bandito dai mass media ufficiali”.
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Non accusa apertamente i giornalisti ma afferma di essere continuamente scartato dalle case discografiche per via della sua scelta di fede. Ma Giacomo, è certo di avere dalla sua parte Gesù che, dato che gli ha dato un talento, gli ha imposto anche di farlo fruttare.