Molti italiani aspettavano di sapere cosa fare, dopo essere stati vaccinati con Astra Zeneca. Un vaccino che non sarà utilizzato per le terze dosi “booster”. Per loro, il virologo Maurizio Pregliasco ha una notizia davvero importante.
Milioni di italiani hanno ricevuto le prime due dosi con un vaccino che attualmente non risulta più tra quelli distribuiti nei centri vaccinali. Lo stop è avvenuto dopo una serie di contrasti tra azienda produttrice e Unione Europea, che ha portato alla decisione di non rinnovare il contratto con il colosso farmaceutico. Cosa succede adesso a chi deve avere la terza dose? La risposta del virologo Maurizio Pregliasco sarà accolta con gioia da chi aveva cominciato il ciclo vaccinale proprio con Astra Zeneca.
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Che origine hanno le divergenze tra UE e Astra Zeneca?
Diciamo subito che il problema non è stato la qualità del vaccino. Lo ha sottolineato il commissario Breton per il quale il vaccino è “molto buono e affidabile”. Il conflitto nasce da ragioni contrattuali. L’azienda farmaceutica, infatti, non è stata in grado di rispettare i termini del contratto né nei tempi, né nelle quantità.
La maggioranza delle dosi previste (l’UE ne aveva acquistati ben 180 milioni per i primi mesi di campagna vaccinale) non è mai stata consegnata, il resto è arrivato dopo proteste e minacce da parte della Commissione Europea per i ritardi. Ancora peggio, l’azienda non è stata in grado di fornire un credibile piano per le consegne future. Da qui la decisione di non rinnovare la fornitura.
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Il commissario Breton: “Astra Zeneca è un vaccino molto buono”. Ma chi deve fare la terza dose non lo troverà
E’ vero che in alcuni casi la distribuzione è stata fermata a causa di reazioni avverse, che hanno anche portato a un cambiamento delle modalità di somministrazione, specialmente riguardo all’età dei soggetti da sottoporre a vaccino.
E’ anche vero che le maggiori incognite dei vaccini a vettore virale (ovvero quelli che utilizzano la tecnologia più tradizionale) hanno portato anche a fermare il vaccino Johnson & Johnson. Ma tutto resta nel campo della precauzione. Milioni di italiani sono stati efficacemente immunizzati con vaccini che tuttavia non è più possibile al momento utilizzare. Gli unici disponibili per le dosi booster sono Moderna e Pfizer. Due vaccini a Rna messaggero, la nuova tecnologia nata per contrastare la pandemia di Covid-19.
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La risposta che non c’era arriva dal virologo Pregliasco
Il Ministero della Salute ha chiarito che i nuovi vaccini a Rna messaggero sono indicati per completare il ciclo vaccinale anche di chi è stato immunizzato con Astra Zeneca e Johnson & Johnson.
A chiarire ogni dubbio di chi riceverà una terza dose “mista” è arrivato l’immunologo Fabrizio Pregliasco, secondo il quale sia Pfizer che Moderna sono perfettamente adatti, a seconda delle disponibilità presenti nel centro vaccinale, per completare il ciclo. I vaccini a Rna “non rappresentano alcun problema”. Ma non solo. Secondo l’immunologo dell’Università Statale di Milano il risultato del ciclo misto si può anche definire “particolarmente intenso”.
L’efficacia addirittura rafforzata del ciclo misto è un’ottima notizia per i vaccinati Astra Zeneca, che per lungo tempo hanno atteso chiare istruzioni del Ministero sul protocollo da seguire adesso. Pfizer o Moderna che sia, il risultato sarà altrettanto valido. O addirittura di più.