Tatuaggi banditi: La UE vieta i colori, da gennaio la body art sarà solo in bianco e nero

Il tatuaggio, a lungo simbolo di una popolazione ribelle, diventato nella nostra epoca di gran moda sorpassando di fatto la sua concezione come simbolo di appartenenza, non ha mai avuto vita facile. Ma ora viene addirittura bandito.

La nascita del tatuaggio risale alla notte dei tempi. La prima persona tatuata di cui abbiamo notizie è Otzi, la mummia congelata, risalente a 5300 anni fa, ritrovata nel 1991 al confine italo-austriaco. Otzi aveva tatuaggi in diversi parti del corpo, fatti con la polvere di carbone.

La pratica di decorare il proprio corpo era diffusa sia nell’antico Egitto che presso le popolazioni celtiche.

Gli antichi Romani, invece, avevano il culto della purezza del corpo, gli unici che portavano tatuaggi erano i condannati e i criminali in genere, a loro veniva imposto come marchio.

La raffigurazione del 1800 di un uomo tatuato
La raffigurazione del 1800 di un uomo tatuato (GettyImages)

Più tardi i cristiani si facevano imprimere la Croce sulla fronte per evidenziare la loro fede, mentre, durante le Crociate, i soldati avevano sul corpo la croce di Gerusalemme, in modo tale che, in caso di morte, potessero essere seppelliti secondo la loro fede.

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Ma è presso le popolazioni indigene delle isole del Pacifico che il tatuaggio ricopriva un ruolo determinante, così come in Giappone.

La rinascita negli ultimi anni

Ben lungi dall’essere espressione di appartenenza tribale, negli ultimi anni il tatuaggio, soprattutto in Occidente, ha soprattutto una valenza estetica grazie anche all’esempio dato da molti vip e se, nei primi tempi, i tattoo erano piccoli disegni, magari nascosti, ultimamente se ne vedono in giro di estremamente elaborati e con colori variopinti.

La schiena di Angelina Jolie
La schiena di Angelina Jolie (GettyImages)

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Il bando

Già, i colori. I colori usati per i tatuaggi sono finiti nel mirino dell’UE. Dal 4 gennaio prossimo saranno banditi giallo, rosso, arancione e marrone. Unici pigmenti permessi saranno il bianco e il nero.

Ma cosa è successo? Si è scoperto che un ingrediente presente nei colori per favorirne la sterilizzazione, l’isopropanolo, è nocivo alla salute, in quanto ha un alto grado di tossicità.

Pigmenti per tatuaggi
Pigmenti per tatuaggi (GettyImages)

Questa decisione metterà a dura prova l’attività dei tatuatori, costretti a reinventarsi e disfarsi della merce già in magazzino.

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In realtà una parola definitiva sulla tossicità dei singoli pigmenti non è mai stata detta. Molti contengono cromo esavalente che è un noto cancerogeno. Oltretutto è anche possibile che gli inchiostri siano contaminati da batteri. Ogni anno si calcola che almeno il 60% di coloro che si sottopongono ad un tatuaggio subiscano una reazione avversa.

Sarebbe meglio per un po’ ricorrere solo ai tatuaggi che escono dalle patatine…