Michelle Hunziker, sconto con Michela Murgia: “..non si difendono i diritti con la grammatica..”

E’ solo una piccola lettera ma da qualche tempo fa litigare tutti. È lo schwa, la lettera che dovrebbe abolire il genere maschile e femminile per introdurre il neutro in Italiano. 

Doveva servire a rendere l’italiano una lingua più inclusiva e meno discriminante verso le donne. Proposto con forza da attivisti e attiviste femministi, è stato giudicato da altri una forzatura incomprensibile della lingua, che non serve in realtà a nulla. 

Michela Murgia sostenitrice dello Schwa | Web Source
Michela Murgia sostenitrice dello Schwa | Web Source

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Michela Murgia, la nota scrittrice e polemista è tra le più vivaci sostenitrici dello schwa. Si tratta di una lettera, una specie di e rovesciata, conosciuta all’alfabeto fonetico (ha un suono grosso modo a cavallo tra “a” e la lettera “e”), ma del tutto sconosciuta all’alfabeto italiano.

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Il suo senso dovrebbe essere quello di trasformare parole tradizionalmente declinate al maschile in parole neutre, e quindi ad abolire una discriminazione vera o presunta della lingua verso le donne. Michela Murgia non solo ne sostiene l’uso, ma l’ha anche recentemente utilizzato in un articolo sul settimanale “l’Espresso”, sollevando reazioni contrastanti. 

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Molti applaudono al tentativo di rimuovere le discriminazioni di genere a partire dalla lingua. Ma tra i contrari ci sono autorità come l’Accademia della Crusca, che ha bocciato senza appello l’idea, sostenendo che la lingua è uno strumento di comunicazione e renderla meno efficiente, cioè incomprensibile, non aiuta nessuna battaglia, e tantomeno quella per la parità delle donne. È dalla società che vengono i cambiamenti che si riflettono nella lingua, non viceversa.

La discussa lettera schwa | Web Source
La discussa lettera schwa | Web Source

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Anche attiviste dei diritti delle donne hanno preso posizione contro questa innovazione. L’ultima è stata Michelle Hunziker, che ha ripreso letteralmente l’intervento della professoressa Cecilia Robustelli per blastare senza appello l’idea sostenuta con tanta forza da Michela Murgia. L’idea di Michelle è che non sia la grammatica il luogo per combattere le questioni di parità e di inclusione e che la funzione sia in ogni caso molto più importante del sesso di chi la esercita.

“L’arroganza dei sostenitori dello schwa è solo un problema in più”

La Hunziker non se la prende solo con l’idea in sé ma soprattutto con l’arroganza dei suoi sostenitori. “È solo un problema in più, non la soluzione. E non ne sentivamo la mancanza”. E tra i molti avversari che Michela Murgia ha saputo crearsi, con i suoi interventi sopra le righe è scattato l’applauso. 

Michelle Hunziker contro lo Schwa | Web Source
Michelle Hunziker contro lo Schwa | Web Source

Il più fragoroso? Quello di Nicola Porro, altro battagliero polemista, ma stavolta sul fronte conservatore, che ha dedicato un articolo sul suo blog all’intervento della Hunziker, invitando a “dieci minuti di applausi”.

Michela Murgia incasserà in silenzio il colpo? Non c’è da scommetterci.