Antonello Venditti, lontano da Roma ho pensato al suicidio | Mi ha salvato un bolognese…

Le canzoni di Antonello Venditti narrano di amori, emozioni,  sentimenti. Nulla che il cantautore non abbia provato sulla sua pelle. Anche quella volta in cui, lontano da Roma, pensò al suicidio.

 Antonello Venditti è stato uno dei cantautori rappresentativi di una certa generazione, quella che è stata adolescente tra gli anni Settanta e Ottanta.

Nato a Roma nel 1949, non ha propriamente una vita semplice. Figlio della media borghesia, sua mamma era una professoressa di latino e greco, anzi, una delle più grandi greciste italiane.

Come lui stesso ha sottolineato nella sua biografia, era prima di tutto una prof e solo dopo una mamma. Rigida ed esigente, il giovane Antonello entra spesso in conflitto con lei, ne soffre il carattere poco affettuoso e compensa mangiando, arrivando a pesare oltre 90 kg.

A scuola lo prendevano in giro, chiamavano Cicciabomba.

Venditti negli anni Settanta
Venditti negli anni Settanta (Instagram)

Per anni, la mamma ascoltando le sue canzoni dirà al papà che “il ragazzo è cretino”.

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Gli esordi

Fin da ragazzo studia pianoforte e, giá alla fine degli anni Sessanta, si avvicina all’ambiente del Folkstudio romano, che accoglieva giovani autori, come un tal Francesco De Gregori. Con lui Venditti costituisce un duo, che però dura lo spazio di un album.

Negli anni Settanta conosce  anche Simona Izzo che sposerà nel 1975 e che gli darà il figlio Francesco. I due acquistano una villa a Roma, ma il loro rapporto è complesso, conflittuale. Infatti il matrimonio culmina con il divorzio nel 1978.

Simona Izzo, ha rivelato che la ragione ultima per cui si sono lasciati, sono stati i tradimenti di Antonello.

Antonello ai tempi di Sotto il segno dei pesci
Antonello ai tempi di Sotto il segno dei pesci (Instagram)

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La sofferenza per il divorzio devasta il cantautore che decide di lasciare Roma e trasferirsi a Milano, nella speranza che il cambiamento lo aiuti a superare il difficile momento.

Come ha raccontato nel corso di un concerto al Forum di Assago,  nel 1980, senza un soldo e senza prospettive ha pensato di farla finita.

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Ma un piccolo angelo, proveniente da Bologna, lo attende per salvarlo  sulla statale Comasina.

Non è né biondo con i riccioli, né algido e regale, ma è un uomo dal grande cuore che resterà suo amico per sempre: Lucio Dalla.

Venditti e il suo angelo, Lucio Dalla
Venditti e il suo angelo, Lucio Dalla (Instagram)

Da una jeep sulla Comasina, Dalla gli rivela di avergli trovato casa a Roma e grazie al suo fascino da uomo separato riesce ad ottenere dalla proprietaria un affitto di favore.

Da allora, per Venditti, Dalla è il suo angelo.