Alex Zanardi, un uomo, un campione vero e non solo nell’agone sportivo, ma soprattutto in quello della vita reale, è tornato a casa dopo il terribile incidente in handbike.
L’uomo che visse due volte, così potremmo definire il campione Alex Zanardi, parafrasando un vecchio film di Alfred Hitchcock.
Nato con la passione delle corse, comincia a 14 con il kart che gli ha regalato suo padre.
La passione per i motori
Scala le classifiche e negli anni partecipa a qualsivoglia campionato: Formula 1, CART, WTCC, Campionato italiano superturismo, DTM, pilotando in Formula 1 per scuderie come Jordan, Minardi, Lotus e Williams.

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Deluso dalla Formula 1, torna a correre nel CART. Sul circuito di Lausitzring Alex sconfigge la morte la prima volta.
Zanardi esce dai box a tredici giri dalla fine. Perde il controllo della vettura, sull’asfalto ci sono chiazze d’olio miste ad acqua. Alex Tagliani che sopraggiunge in quel momento, non riesce ad evitarlo.
Colpisce perpendicolarmente l’auto di Zanardi, amputandogli le gambe sul colpo. Rischia di morire dissanguato, con un solo litro di sangue in corpo, gli viene data l’estrema unzione prima di caricarlo sull’elicottero.
Alex supera tutto, sette arresti cardiaci, il coma farmacologico e quindici operazioni. Rinasce.
Sua moglie Daniela non lo lascia mai.
Si riprende e si rimette in piedi. Ama la vita, la vita lo ama. Diventa atleta paralimpico con la sua handbike, partecipa a paralimpiadi, campionati del mondo, coppe del mondo e vince, vince, vince.
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No, una seconda volta, no
Il campione si trova a San Quirico d’Orcia per un tour con vari atleti paralimpici, ma perde il controllo della sua handbike scontrandosi contro la pedalina di un camion che procedeva in direzione opposta . L’ex pilota urta violentemente la testa. Arriva all’ospedale con le ossa del cranio e del viso frantumate. La prima a soccorrerlo è ancora una volta sua moglie.
Ma non molla, neanche questa volta.
La buona notizia
Alex ha subito quattro operazioni di neurochirurgia, ma ora è fuori dal letto, è in poltrona.
Può fare più riabilitazione, all’ospedale a Padova ascoltava musica: le canzoni di Antonello Venditti.
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Alex ha potuto lasciato l’ospedale da poco e ora è tornato a casa. Daniela e il figlio hanno atteso più di un anno questo giorno e sono troppo felici.
Per lui è stato importante tornare dalla sua famiglia, basta mascherine, camici, medici.
Ora Alex trascorre il giorno con sua moglie e suo figlio e torna ad assaporare un po’ di normalità.
La sua famiglia è la sua forza, e noi tutti aspettiamo un ulteriore miracolo.