Mangiare bene è sempre importante. Ma nei giorni prima e dopo il vaccino è addirittura indispensabile. Ecco come alimentarsi per prepararsi al meglio e stare bene dopo la terza, seconda o prima dose.
Diceva Ippocrate, il fondatore della scienza medica, che tutti i malanni nascono dall’intestino. Oggi possiamo aggiungere che anche il benessere e la nostra salute nascono da quello che mangiamo.
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Mantenere un giusto equilibrio nutrizionale è sempre importante, non solo per il nostro aspetto ma anche per la nostra salute. Ricordiamoci che l’obesità non è solo un problema (o una caratteristica) estetica. È una delle principali concause di morte nel caso di una infezione da Covid.
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Se non l’abbiamo fatto prima, è il momento di eliminare dalla bilancia un bel po’ di chili di troppo, ripulendo la nostra dieta da cose di cui non è nemmeno troppo difficile fare a meno: bevande gassate, merendine, cibi grassi preconfezionati, surgelati precotti gonfi di zuccheri e grassi insaturi. Mangiare sano e leggero non è sempre una punizione: con un po’ di attenzione e fantasia possiamo anche mangiare molto meglio.
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Ma se tutto ciò è una strategia di medio termine, nei giorni precedenti la vaccinazione ci sono alcune accortezze alimentari da tenere presente, che ci aiuteranno ad arrivare in piena forma psicofisica al momento dell’iniezione. Prima di tutto largo alle fibre, che garantiscono un corretto funzionamento dell’intestino, conciliano il sonno e rilassano. E in parallelo, largo anche a una buona idratazione: acqua, tisane, infusi di nostro gusto, rilassanti, tonificanti.
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Nelle ore precedenti al vaccino un bel pasto leggero e completo con proteine magre (carni bianche, pesce), integrato da frutta secca, ci porterà al momento della puntura in piena forma, di buon umore e in forze.
Da evitare assolutamente, fame e spossatezza. Non vogliamo rischiare di svenire a causa della debolezza al centro vaccinale, vero?
E nei giorni successivi?
Nei giorni successivi un po’ di febbre può essere normale, e anche qualche indolenzimento ai muscoli e alle ossa. Anche in questo caso l’alimentazione è importante.
Comportiamoci come faremmo in caso di una leggera influenza.
Frutta ricca di minerali, liquidi (specie in caso di febbre), agrumi, cibi ricchi di sostanza ma non mappazzoni indigeribili.
Sì al pollo, anche cucinato in maniera gustosa, con profumi e limone per esempio. Si al pesce, al vitello, alle minestre. Lo stracotto al vino rosso, il cinghiale alla cacciatora, la pasta ‘ncasciata possono aspettare qualche giorno: quando saremo di nuovo nel pieno delle forze, protetti dalla vaccinazione, pronti a tornare con attenzione ad una vita pienamente normale.
Ma ricordiamoci che un’alimentazione sana non dovrebbe essere un’eccezione per i momenti di emergenza. Ma una piacevole e gustosissima normalità.