Il rapper campano Clementino ha fatto una incredibile rivelazione sull’uso personale di droga e sostanze stupefacenti.
Clemente Maccaro, conosciuto meglio da tutti come Clementino, è uno dei rapper più in vista degli ultimi anni nel nostro Paese. La sua musica è partita da Sud Italia, dalla sua Avellino, per fare in poco tempo il giro di tutta la Penisola.
Una parte del suo recente successo è dovuto anche alla sua partecipazione come giudice nel programma The Voice Senior, in onda sulla Rai e condotto da Antonella Clerici, dove il rapper ha mostrato tutta la sua simpatia e ironia, oltre che la sua grande conoscenza in ambito musicale.

Clementino ha partecipato anche al Festival di Sanremo. Prima nel 2015, quando si piazzò settimo con il brano “Quando sono lontano”, poi nel 2017, quando però non ottenne il successo sperato classificandosi al sedicesimo posto.
Il rapper campano è anche stato spesso al centro di diverse controversie, soprattutto per le sue uscite sopra le righe. E in una intervista al programma Buoni o Cattivi, condotto da Veronica Gentili, ha gettato benzina sul fuoco proprio sulla sua etichetta da cattivo ragazzo.
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Clementino e la rivelazione sull’uso di droga e sostanze stupefacenti
Nel corso dell’intervista a Verona Gentili, Clementino si è raccontato a 360 gradi parlando del suo passato e del periodo buio attraversato in cui ha fatto uso di droghe e sostanze stupefacenti: “Quando sono andato a vivere da solo a Roma ho cominciato a provare le droghe. Le ho provate quasi tutte. Ma poi ho toccato il fondo e me ne sono reso conto quando non mi sono presentato alla presentazione del mio album. C’erano tutti i giornalisti per la conferenza stampa e io ho fatto avvisare da un mio amico che non sarei andato. Il giorno dopo è arrivato il pentimento”.
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Il rapper ha poi parlato della sua adolescenza e del fatto di essere cresciuto in una zona pericolosa nell’hinterland napoletano: “Il palco è la mia vita e volevo superare il disagio che si prova a vivere in un posto rischioso solo per l’aria che respiri. Io abito nel triangolo della morte, Nola è al centro tra la provincia di Caserta, Acerra e Secondigliano, e ho visto gente morire di cancro per chissà quali rifiuti speciali sono stati sepolti lì”.