Il boom del numero di tamponi per avere una “patente” per trascorrere le festività in famiglia o in gruppo. Ma c’è chi ci guadagna…
Gli effetti di queste festività natalizie in tempo di Covid probabilmente li vedremo (e li pagheremo) soprattutto nelle prime settimane del 2022. Anche perché in tanti hanno sostituito la necessaria vaccinazione contro il Coronavirus con la continua sottoposizione a tamponi. E, ovviamente, c’è chi ci sta lucrando.

La pandemia
Nei mesi, il Governo e la scienza hanno tentato a più riprese di convincere gli scettici. Milioni di contagi e centinaia di migliaia di morti, però, non hanno scalfito lo zoccolo duro del movimento no-vax. In Italia come altrove.

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Nelle ultime settimane, per provare ad arginare i contagi, la politica ha preso alcuni provvedimenti. Dall’obbligo delle mascherine, al divieto di feste e veglioni di fine anno. Fino, ovviamente, all’introduzione del Mega Green Pass, da destinare solo a chi ha effettuato tre dosi di vaccino contro il Covid.
Adesso, con la variante Omicron che impazza, la situazione rischia di degenerare. Sotto il profilo medico probabilmente. Sotto quello economico, probabilmente è già degenerata.
Costi esorbitanti
Come detto, infatti, chi non intende vaccinarsi, ha preferito in questo lungo periodo spendere fior di quattrini per sottoporsi a continui tamponi, per poter accedere a luoghi che, altrimenti, gli sarebbero stati inibiti. Negli ultimi giorni, il boom del numero di tamponi.
Molto probabilmente nella speranza di avere una “patente” per trascorrere le festività in famiglia o in gruppo. Ma c’è qualcuno che si sta arricchendo. Così come accaduto all’inizio della pandemia, anche oggi assistiamo al rialzo dei prezzi per prodotti indispensabili e resi obbligatori come le mascherine Ffp2 e soprattutto i tamponi, entrambi divenuti in molti casi introvabili se non a prezzi molto alti.
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Gli ultimi provvedimenti governativi, infatti, hanno reso le mascherine Ffp2 obbligatorie in diversi ambiti. Su tutti quello del trasporto pubblico. E sappiamo bene quante persone ogni giorno utilizzino i mezzi anche solo per andare a lavorare.
Le mascherine, che prima si potevano acquistare a meno di 1 euro al pezzo, oggi si ritrovano anche a 3 euro. Sul punto, sembrerebbe che il Governo presieduto da Mario Draghi si stia attivando per calmierare i prezzi. Un po’ come fece, mesi fa, il Governo di Giuseppe Conte sulle mascherine chirurgiche.
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Ma resta il tema dei tamponi. Il caos e la grande richiesta di questi giorni ha dato campo libero a strutture private nello stabilire i prezzi dei test che in alcuni casi arrivano a sfiorare l’assurda cifra di 170 euro a test. Come detto, sotto il profilo economico, la situazione è già degenerata.