Omicron, 12 sintomi per i bambini | Attenzione perché sono molto simili a quelli dell’influenza

La variante Omicron sta davvero mettendo in difficoltà tantissime persone, sia dal punto di vista economico, sociale e della salute. E purtroppo, fra queste categorie rientrano pure i bambini.

Il Coronavirus ha cambiato notevolmente le vite di tutti noi. Ormai da anni, infatti, la situazione di ogni persona nel mondo è decisamente diversa rispetto a soltanto pochi mesi prima dall’avvento della pandemia.

Variante Omicron bambini (Web source)
Variante Omicron bambini (Web source)

E quel che è peggio, è che il virus non pare affatto rallentare. Come, purtroppo, pare ci stia dimostrando la variante Omicron.

Quest’ultima, ha già contagiato tantissime persone in ogni angolo del globo, risultando in alcuni casi addirittura mortale.

Bambini, adulti, non ha risparmiato davvero nessuno. Ed a proposito, è meglio differenziare queste due “categorie”.

Già, perché sintomi e conseguenze della positività a questa variante del virus non sono uguali per tutti.

Cerchiamo di capire, quindi, cosa fare per proteggere al meglio bambini e bambine di tutto il mondo.

Variante Omicron, occhio ai bambini: come capire se sono positivi al Covid

La variante Omicron, come abbiamo detto in precedenza, può presentare sintomi un po’ diversi rispetto alle varianti precedenti.

Negli adulti si è arrivati ad otto, mentre i sintomi per i bambini sono addirittura dodici e si possono confondere quasi tutti con una semplice influenza. Ma a cosa devono fare attenzione i genitori?

Variante Omicron bambini (Web source)
Variante Omicron bambini (Web source)

Innanzitutto, alla perdita di gusto e olfatto, sintomi per eccellenza che distinguono il Covid e tutte le varianti del virus fino ad ora conosciute.

Ma se compaiono febbre, tosse, mal di gola, sintomi gastrointestinali come nausea e vomito, brividi, dolori muscolari, stanchezza, mal di testa e raffreddore, beh, le cose cambiano.

Quest’ultimi sono molto comuni anche in una semplice influenza. Ecco perché sarà necessario eseguire un tampone molecolare per capire cos’abbia il bambino o la bambina.

Secondo una ricerca pubblicata su Pediatric Pneumology, la febbre (64% dei casi), che precede tosse (35%) e naso che cola (16%), è il principale sintomo a cui bisogna prestare maggiore attenzione.

Nel 15% dei casi, i bambini rimangono asintomatici e soffrono di Mis-C, sindrome infiammatoria multisistemica, una malattia che colpisce maggiormente le funzioni cardio-circolatorie – che però non viene conteggiata fra i sintomi “comuni”.

E l’ultimo sintomo, riguarda la pelle. Omicron può infatti resistere sulla pelle per almeno 21 ore. Dopodiché, è necessaria una visita da uno specialista, soprattutto se il bambino o la bambina in questione non sono soliti ad avere problemi di questo genere.

OMICRON MINACCIA PER I BAMBINI: LE REGOLE DA SEGUIRE

Non cambia molto, sotto questo punto di vista, da adulti a bambini. Valgono infatti le stesse regole di prevenzione.

Se c’è il rischio di aver contratto il Covid, per evitare di contagiare compagni di scuola e i componenti della propria famiglia è bene rimanere in casa cercando di utilizzare dove possibile i sistemi di protezione individuale.

Variante Omicron bambini (Web source)
Variante Omicron bambini (Web source)

In seguito, è fondamentale un tampone per capire se si tratta del virus o di una influenza. Il pediatra di fiducia, poi, indicherà il trattamento migliore da attuare.

In più, come riportato dal Messaggero, l’università Federico II di Napoli ha scoperto che una molecola – Neuropilina 1 – è meno presente nel tessuto epiteliale del naso dei bambini e proprio per questo gli stessi sembrano maggiormente protetti rispetto agli adulti.

Un’ottima notizia, che però non permette assolutamente di abbassare la guardia. I dati delle ultime settimane parlano chiaro, d’altronde.

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