Ci hanno impressionato le immagini che arrivano dalla Grecia e dal resto d’Europa. Ma cosa c’è da aspettarsi per il nostro Paese in questo periodo?
Il gelo e la neve stanno colpendo la Grecia, con neve memorabile ad Atene. In alcuni quartieri l’accumulo è addirittura di 40-50 centimetri. Ma anche Mykonos, notoria località turistica estiva. Non nevicava così da decenni. Forse non lo aveva mai fatto. Immagini che stanno facendo il giro dei notiziari europei. Tutta “colpa” di Burian. E in Italia? Dobbiamo prepararci anche noi a questi scenari?

Le immagini che arrivano tra Penisola Ellenica e Turchia sono infatti impressionanti. Non si può dire, comunque, che anche in Italia non vi sia stato un abbassamento delle temperature. Lecce e poi tutta la parte salentina della Puglia hanno avuto precipitazioni nevose, che in quei luoghi sono inusuali. Bufere nevose hanno anche travolto la Calabria, con accumuli importanti sulla Sila e nevicate senza accumulo fino a Corigliano-Rossano, Crotone e Isola Capo Rizzuto.
La sostanziale assenza di vento, unita alla presenza dell’alta pressione, favorirà peraltro il ristagno delle sostanze inquinanti nei bassi strati dell’atmosfera, con i livelli di pm10 e pm2,5 che aumenteranno giorno dopo giorno, soprattutto sulla Pianura Padana. Ma allora cosa dobbiamo aspettarci? Anche l’Italia dovrà vedere scenari come quelli della Grecia?
Per carità, assolutamente suggestivi. Ma di certo problematici, soprattutto per chi si deve spostare obbligatoriamente per lavoro o altre esigenze non procrastinabili.
Burian e l’Italia
La paura quindi è che il vento gelido nordorientale, notoriamente conosciuto come Burian, possa investire il nostro Paese. Dal Nord, scendendo verso la Pianura Padana, la capitale Roma e poi il Sud e le Isole. Si tratta di un vento che di solito investe con forza (e con danni) le steppe orientali, sia siberiane, ma anche kazake e cinesi. Ma di tanto in tanto arriva a soffiare forte e gelido anche alle nostre latitudini. Le sue raffiche possono raggiungere anche i 100 chilometri orari.
Cosa accadrà dunque in Italia. I giorni maggiormente a rischio sono quelli di inizio febbraio. Le previsioni meteo annunciano la formazione di un vortice ciclonico sul medio e alto Adriatico che scatenerà le prime precipitazioni, a partire dall’Emilia Romagna, con nevicate fin verso i 900 metri di quota.
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Ma secondo quanto previsto, neanche il Centro-Sud si salverà dalle precipitazioni e i temporali. Che potrebbero essere accompagnati anche da venti intensi e molto freddi. Con il calo delle temperature, quindi, tornerà anche la neve. In particolare, le regioni maggiormente a rischio bufere sono Marche, Abruzzo e Molise. E, in generale, le zone interne, dove la neve potrebbe comparire anche in collina.