L’aumento spropositato dei prezzi del carburante sta danneggiato tutti e non è più sostenibile. Ma tra le categorie più colpite non ci sono solo gli automobilisti e gli autotrasportatori!
Il prezzo di diesel e benzina è ormai alle stelle e la media si attesta intorno a €2,30 al litro, con punte che possono arrivare anche a più di € 3,00 sul servito. La categoria più colpita da questo irragionevole aumento sembra essere quella degli automobilisti.

La crisi dei benzinai
Enzo Nettis, presidente di Faib-Confesercenti, l’associazione dei gestori delle pompe di benzina, ha dichiarato che la situazione è diventata drammatica anche per i commercianti che fanno parte del suo gruppo.
I benzinai, nonostante il prezzo del carburante aumenti, non vedono crescere il proprio ricavo. Il guadagno per ogni litro rimane, infatti, stabile intorno ai tre centesimi e mezzo.
Gli automobilisti, spaventati dalla spesa eccessiva da sostenere, evitano di fare rifornimento e, di conseguenza, i litri erogati diminuiscono drasticamente.
Il dialogo con il governo
Il presidente di Faib-Confesercenti dichiara di aver tentato anche un dialogo con le massime cariche dello Stato, spingendoli ad intervenire in maniera decisiva con manovre che plachino il preoccupante fenomeno del caro-benzina.
La problematica che si evidenzia è soprattutto quella legata al peso che hanno l’IVA e le accise sul prezzo al litro.
Fino ad oggi il governo sembra fare “orecchie da mercante” per continuare, come se nulla fosse ad arricchire le proprie casse.
Le richieste avanzate dalla categoria sono quelle di applicare una legge già esistente, la 244/07.
Ci sarebbe bisogno, quindi, di un coraggioso intervento del governo che potrebbe bloccare l’aumento della tassazione sui carburanti e creare una stabilità per la popolazione e gli esercenti.
L’annuncio inaspettato
Dopo gli autotrasportatori anche la categoria dei proprietari di stazioni di rifornimento ha deciso di farsi sentire. Lo stava minacciando da molto tempo e domani è pronta a mettere in pratica la sua protesta.
I benzinai sono pronti ad incrociare le braccia da lunedì 14 Marzo. Le pompe di benzina saranno chiuse durante le ore notturne e non sarà possibile fare rifornimento neanche con la modalità self service.
A spiegarlo è Enzo Nettis, che precisa il motivo di questa drastica decisione. A fronte di una decrescita delle entrate provocata dalla diminuzione dei rifornimenti, c’è un incremento delle bollette elettriche del 135%.

La spesa annua che ciascun impianto dovrebbe sostenere aumenterebbe di circa €10.000. La maggior parte degli esercizi si troverebbe nel giro di pochissimo tempo al collasso e da questo ne conseguirebbe una crisi economica a carattere nazionale.
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Nettis si rende conto che la decisione di interrompere il servizio porterà molti disagi ai consumatori, ma crede nello spirito di solidarietà che gli automobilisti proveranno, in quanto vittime impotenti di questa situazione.