Doc–Nelle tue mani: il retroscena dell’invalidità di Pierpaolo Spollon | Tutta la verità sulla gamba

Interpretato da Pierpaolo Spollon, che ha rivelato tutte le curiosità relative a questo personaggio molto amato dal pubblico

Qualche settimana fa ha compiuto 33 anni. Pierpaolo Spollon, nonostante la giovane età, è già molto noto al grande pubblico per aver interpretato Marco Allevi nella serie televisiva “L’allieva” e Riccardo Bonvegna in “Doc – Nelle tue mani”. Ecco come si è preparato per quest’ultima interpretazione, molto complessa.

Pierpaolo Spollon in Doc
Pierpaolo Spollon in Doc (foto web)

Un talento importante, quello di Pierpaolo Spollon. Ancora minorenne lavora con un regista del calibro di Alex Infascelli, nella miniserie “Nel nome del male”. L’esordio cinematografico arriva nel 2010 con l’interpretazione di Stefano nel film “Terraferma”, di Emanuele Crialese. Appena 20enne, poi, recita al fianco di Neri Marcorè e Piera Degli Esposti nel film “Leoni”.

Il primo, vero, grande, successo, è del 2015, quando entra nel cast de “L’allieva” con Alessandra Mastronardi e Lino Guanciale, dove veste i panni di Marco Allevi. Negli ultimi due anni, poi, la grande ribalta. Nel 2020 entra a far parte del cast principale della serie televisiva “Doc – Nelle tue mani”, dove interpreta il dottor Riccardo Bonvegna, affiancando Luca Argentero e Matilde Gioli.

I segreti sul dottor Bonvegna

Una serie televisiva di cui sta parlando tutta Italia. Un enorme successo, in cui il nostro Pierpaolo interpreta un ruolo molto particolare e delicato. Il suo personaggio, infatti, è un giovane medico specializzando in medicina interna. A causa di un incidente avvenuto durante l’adolescenza, ha perso parte della gamba destra. L’unico a sapere della sua condizione è Andrea, il personaggio interpretato da Argentero, che, però, ha perso la memoria in seguito a un incidente.

Era stato lo stesso Andrea a curare il giovane Riccardo dieci anni prima e ad aver formulato la diagnosi che gli ha salvato la vita, pur rendendo necessaria l’amputazione della gamba. Quindi, un ruolo molto particolare, non facile da interpretare. Che, peraltro, apre il difficile tema della disabilità. Sempre complesso da trattare, perché non è corretto indulgere nel pietismo.

Per questo, quindi, Pierpaolo Spollon ha fatto studi molto importanti nella preparazione di questa parte. E’ stato per due settimane al Policlinico Gemelli di Roma, dove ha seguito diversi professionisti.

Pierpaolo Spollon
Pierpaolo Spollon (foto web)

Ma in molti si chiedono come sia stata resa l’amputazione dell’arto in scena. Pierpaolo ha spiegato che sollevava la gamba e appoggiava il ginocchio sulla protesi restando in bilico. Era poi tutto un lavoro di effetti speciali e post-produzione quello di cancellare la gamba vera.

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Ma in alcune scene ha anche utilizzato una controfigura. Un ragazzo veramente disabile, soprattutto per le inquadrature dove il dottor Bonvegna era ripreso di spalle.