Roman Abramovich, gli costa cara l’amicizia con Putin | Il Chelsea affronta le trasferte come una squadra dilettantistica

“Finché abbiamo le magliette, finché siamo una squadra saremo competitivi” ha detto l’allenatore del Chelsea, Thomas Tuchel

Sanzioni per 877 individui e 62 entità. L’Europa non schiera truppe al fianco dell’Ucraina, invasa dalla Russia di Vladimir Putin, ma prova a vincere la guerra economicamente. Con pesanti sanzioni agli ormai celeberrimi oligarchi russi.

Chelsea vincitore della Champions League (web source) in evidenza
Chelsea vincitore della Champions League (web source)

Tra questi vi è anche il magnate Roman Abramovich, proprietario del Chelsea Football Club, che “ha stretti legami di lunga data con Vladimir Putin, ha accesso privilegiato al presidente, con cui è ancora in ottimi rapporti”, si legge nelle motivazioni pubblicate nella Gazzetta ufficiale Ue. Si tenta, insomma, di colpire la “cricca” attorno a Putin.

Il proprietario del Chelsea, Roman Abramovich, è descritto come unoligarca russo che ha legami lunghi e stretti con Vladimir Putin”, in una copia del testo legale dell’Ue relativo all’ultimo pacchetto di sanzioni europee che lo riguardano direttamente.

“Ha avuto un accesso privilegiato al presidente e ha mantenuto ottimi rapporti con lui. Questa connessione con il leader russo lo ha aiutato a mantenere la sua considerevole ricchezza. È uno dei principali azionisti del gruppo siderurgico Evraz, uno dei maggiori contribuenti russi”, si legge nel testo europeo.

Intanto, il magnate è un fantasma. Secondo alcune fonti, l’aereo privato del miliardario russo sarebbe atterrato a Mosca dopo essere arrivato e ripartito da Israele in meno di 24 ore. Il magnate, finito nel mirino delle sanzioni di Regno Unito e Ue, è stato visto poi nella vip lounge dell’aeroporto di Tel Aviv, e il suo jet è stato tracciato mentre si recava nella capitale russa passando per una breve sosta a Istanbul, ma non si sa se sia salito a bordo e abbia raggiunto Mosca.

Le ripercussioni sul Chelsea

Possessore di passaporto israeliano e portoghese, il magnate russo, che ha negato di avere legami stretti con il presidente Vladimir Putin, è stato sospeso come dirigente del Chelsea e il club è stato ‘congelato’ dal governo britannico alla luce dell’invasione russa dell’Ucraina.

“Finché abbiamo le magliette, finché siamo una squadra saremo competitivi” ha detto l’allenatore del Chelsea, Thomas Tuchel alla vigilia della partita di ritorno degli ottavi di finale di Champions League sul campo del Lille.

Il congelamento dei beni crea, quindi, non pochi problemi alla squadra campione d’Europa. Uno di questi è l’organizzazione delle trasferte, prima a carico della società. Ora squadra e staff devono autogestirsi.  

Roman Abramovich (web source)
Roman Abramovich (web source)

“Di certo è uno sport professionistico in cui giochiamo a distanza di due giorni mentre i nostri avversari ne hanno avuti 4 di riposo. Per questo è meglio arrivare a Lille in aereo che in autobus” ha detto Tuchel. Ma per tornare in Inghilterra e poi giocare contro il Middlesbrough il Chelsea non potrà spostarsi in aereo.

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Impossibile con il limite di budget concesso per le trasferte secondo la licenza concessa dal governo inglese, pari a 20mila sterline, circa 24mila euro. E, quindi, circa 10 ore di viaggio in pullman.