Sarà un’estate bollente! E la decisione arriva proprio dal governo che dal primo maggio vieta di settare il condizionatore a temperature inferiori ai 27 ° con un margine di tolleranza di 2°C. La scelta è stata fatta per fronteggiare la carenza di gas e le multe saranno salatissime.
La commissione ambiente ed attività produttive ha approvato l’emendamento proposto da Angela Masi, deputata 5 Stelle. La stretta fa parte degli interventi del decreto energia e questa in particolare va a modificare l’uso dei termosifoni e dei condizionatori.

Controllo della temperatura, ecco i nuovi parametri
La decisione è quella di non superare i 19 °C in inverno e non scendere sotto i 27 °C in estate con un margine di 2 °C. La norma prevede che in caso di violazione si possa essere puniti con multe che vanno dai 500 ai 3.000 €.
Si è però calcolato che abbassando di solo 1 °C le temperature in casa si arriverebbe a un risparmio di consumi di gas pari al 7 – 8%. Tutto ciò è stato pensato per aiutare l’Italia a sganciarsi dalle forniture di gas russo. Spegnendo definitivamente i condizionatori di tutte le famiglie italiane si risparmierebbero fino a 10 miliardi di metri cubi di gas. Non accendendo i termosifoni durante l’inverno se ne risparmierebbero 20 miliardi.
Ovviamente questa è solo un’utopia poiché non sarebbe possibile ridurre i cittadini in condizioni di vita estreme. Ecco perché, per il momento, si è pensato ad un sostanziale razionamento dei consumi.
Unitamente a questa azione, il governo sta pensando anche ad una stretta per quanto riguarda il consumo elettrico partendo dai lampioni delle città e dei paesi, per poi arrivare alle forniture elettriche condominiali e private.
Fino ad oggi erano previste esclusivamente norme sulla calendarizzazione delle accensioni dei termosifoni. Si passava dal 15 ottobre di Milano e Bologna fino al 1 dicembre di molte città della Sicilia. Anche in questo caso sono già previste multe fino a 3.000 € per chi non rispetta le direttive comunali.
I controlli partiranno dalle pubbliche amministrazioni per arrivare alle abitazioni private
I controlli ovviamente saranno molto complessi ed è per questo che inizialmente il taglio verrà applicato sulle pubbliche amministrazioni e sulle scuole. Ad oggi ancora non sono previsti interventi per quanto riguarda cliniche, ospedali e case di cure che ancora potranno tararsi sui vecchi parametri.

Il ministro della pubblica amministrazione, Brunetta, si dice soddisfatto e dichiara di avere intenzione di installare numerosi pannelli solari su più di un milione di strutture pubbliche, prestando particolare attenzione alle scuole.
A breve la norma si estenderà anche alle aziende e alle case degli italiani, il che porterà a un risparmio sostanzioso, ma che sicuramente preoccuperà i cittadini residenti in città dalle condizioni metereologiche proibitive. Basti pensare a quelle dell’estremo sud per l’estate e quelle dell’estremo nord per l’inverno.