Fiorello ha lasciato tutti di stucco parlando della sua terribile malattia che lo ha reso quasi impotente di fronte alla vita. E’ un dramma che non dimenticherà mai per il resto della sua esistenza e che gli ha insegnato molto.
E il re Mida degli ascolti televisivi; ogni sua apparizione assicura milioni di telespettatori, non ultima quella nella prima puntata del Festival di Sanremo accanto al suo amico di una vita Amadeus.

Lo scorso anno aveva presenziato sul palco dell’Ariston durante tutte le puntate portando i dati auditel alle stelle. In quest’ultima edizione ha voluto lasciare le redini del programma al suo amico fraterno, ma non lo ha tradito e, come promesso, ha aperto l’ultima edizione del Festival della canzone italiana intrattenendo come al solito un pubblico smisurato.
Fiorello, da fattorino a Re della televisione italiana
Le sue doti artistiche sono innegabili; la sua carriera, come noto a molti, è iniziata nel mondo dei villaggi turistici. Ha iniziato a lavorare all’età di 15 anni come factotum in un centro di ricezione turistica, nell’isola di Capo Rizzuto.
Passando di fronte a un microfono, non ha resistito e dopo averlo impugnato si è esibito in una delle sue prime apparizioni dalla quale é iniziato il suo strepitoso successo. La direzione del villaggio ha notato l’irresistibile simpatia e talento dello showman e gli ha proposto di intrattenere i turisti per qualche altro spettacolo estivo.
Da quel momento è stato un successo dietro l’altro. Le sue prime esperienze sono state in radio, ma tutti ricordano il boom televisivo degli anni ’90 con Karaoke. E’ stato quello che lo ha fatto conoscere al grande pubblico e gli ha conferito una fama spropositata.
Tutto è arrivato troppo in fretta e da ragazzo semplice qual era Fiorello si è trovato a dover gestire una notorietà inaspettata. Non poteva girare senza guardie del corpo, segretarie ed addetti stampa. Era diventato una star nazionale e il pubblico lo acclamava in ogni sua apparizione.
Il duro racconto sulla sua “malattia”
I ritmi sono diventati forsennati e per reggere quello stile di vita così diverso dal suo Fiorello ha confessato di essere caduto nella dipendenza dalla cocaina. Si è lasciato andare in un’intervista e ha dichiarato senza tabù di aver ceduto al più grande errore della sua vita.
“Non parlavo più con nessuno, tiravo cocaina. Mi sentivo un duro e invece ero un pupazzo.” e poi continuando ha dichiarato “per me è stata una malattia. La cocaina é il diavolo, ti illude di non essere solo, ti convince di essere il più forte.”
Rosario Fiorello ha dichiarato di essere finalmente uscito dal tunnel, ma che non potrà mai dimenticare quell’oscuro periodo della sua vita. E’ riuscito ad abbandonare la dipendenza che lo stava rovinando, grazie a suo padre. Ha capito un giorno di non poterlo tradire. Il suo esempio di vita, suo papà scomparso troppo presto, era un uomo che da sempre si era battuto proprio contro il traffico di droga.
E’ stato quel pensiero che idealmente gli ha teso la mano e lo ha riportato in superficie facendolo diventare l’uomo straordinario che è oggi. E oggi, dall’alto, quell’uomo può essere fiero di lui.