Le parole in merito alla mafia di un ex giocatore di Serie A appena scarcerato stanno facendo il giro del web. Il rammarico è grande.
Dopo diversi anni di carcere l’uomo, che ha scontato la sua pena, si è presentato di fronte ai giornalisti. Ha colto la palla al balzo per spiegare nel dettaglio cosa gli è accaduto e cosa pensa della mafia. La tristezza che lo avvolge è insita nelle scelte fatte in passato e nei risvolti che la vicenda ha preso. Nessuno si sarebbe mai aspettato un finale del genere e una carriera stroncata in quel modo.

La Cassazione aveva affermato che l’uomo era stato colpevole di estorsione. Non solo, la condanna che portava questo atto era aggravata dal metodo mafioso. Lui era amico di Mauro Lauricella, noto per essere il figlio di un boss, anche lui in carcere con una pena di 7 anni. Quest’ultimo lo aveva aiutato nelle volontà richieste dal calciatore, dando di definitiva adito alla Cassazione di obbligare il carcere all’ex giocatore del palermo.
Si tratta di una vicenda che gira intorno al recupero di ben 12 mila euro, in più si aggiungono alla vicenda anche le minacce e la violenza. A subire tale azione criminale è stato Andrea Graffagnini, titolare di una discoteca di Isola delle Femmina, “Paparazzi”. I due criminali sono stati scovati anche grazie a delle intercettazioni che, come riporta la Gazzetta dello sport, parlavano di Falcone come un “fango”.
Le parole dell’ex giocatore di Serie A contro la Mafia
La vicenda fa pensare che il calciatore fosse colluso con l’organizzazione criminale e che, quindi, ne accettasse le regole. Eppure, dalle recenti dichiarazioni rilasciate, pare che non la pensa assolutamente in questo modo. Di solito, chi ne fa parte non ne parla male, anche per paura di ritorsioni, ma per lui non sembra sia così.
“Ho chiesto scusa al Palermo e a chi mi voleva bene”, ha affermato di fronte alle telecamere. “Il mio errore è stato quello di diventare amico di chiunque, senza pensare ai risvolti”, ha poi aggiunto.
Stiamo parlando del fenomeno Fabrizio Miccoli, che con i piedi ha scritto una piccola storia nel mondo del calcio. Peccato, però, che la sua carriera si sia rovinata per questa problematica. Alla fine il discorso fatto durante la conferenza stampa ha lasciato intendere che lui non accetta la mafia, anzi, ha anche partecipato, giocando a calcio, alla commemorazione per Falcone.