Ristrutturare casa: fate attenzione al “fai da te” | Si rischia addirittura il carcere

L’estate è solitamente il periodo migliore per ristrutturare casa. A sostenere chi ha in mente questa idea ora ci sono anche diversi bonus ad hoc, ma è importante seguire un iter ben preciso per non andare incontro a conseguenze spiacevoli.

Stai pensando di ristrutturare casa e hai finora rimandato in più occasioni ogni progetto? Questo è certamente il periodo più adatto, complici anche le giornate più lunghe che consentono di effettuare i lavori fino a che non è buio. Prima di agire sarebbe bene rivolgersi a diverse imprese a cui chiedere un preventivo, in modo tale da verificarne le differenze. Questo può variare sulla base della superficie interessata, oltre che dai materiali utilizzati.

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Affidarsi a un professionista in questi casi è fondamentale proprio perché si ha la garanzia di un lavoro fatto bene che, in genere, assicura il miglior rapporto qualità/prezzo. In queste situazioni è inoltre possibile detrarre dalle tasse il 50% dell’investimento fatto nell’arco di 10 anni e rientrare così almeno in parte dell’importo sostenuto. Se invece il lavoro eseguito comporta una riqualificazione energetica si sale addirittura al 65%. Tenere bene a mente le normative in vigore diventa quindi fondamentale per non andare incontro a sorprese spiacevoli.

Stai pensando di ristrutturare casa? Ecco le indicazioni utili da seguire

In un periodo come questo l’Italia potrebbe essere ribattezzata come “il Paese dei Bonus”. Ce n’è davvero per tutti i gusti: dall’Ecobonus, che consente di rendere più efficiente la propria abitazione tramite la sostituzione di pavimento, finestre e installazione dei pannelli solari, al Bonus Casa, grazie a cui possiamo ristrutturare i locali e renderli più moderni.

Pur non essendo niente di trascendentale, sarebbe bene conoscere quale sia la procedura da seguire per non ritrovarsi poi con l’amaro in bocca e scoprire poi di non avere diritto all’agevolazione.

Ci sono infatti degli aspetti che molti possono trascurare, ma che possono portare a conseguenze tutt’altro che piacevoli. A sottolinearlo è una recente sentenza emessa dalla Corte di Cassazione, destinata quindi a fare giurisprudenza. Sulla base dell’articolo 90 Decreto legislativo 81 del 2008, infatti, il committente è chiamato a nominare il coordinatore per la progettazione e l’esecuzione dei lavori.

La persona incaricata ha il compito di assicurare il collegamento tra l’impresa che esegue i lavori e il committente stesso. La sua presenza permette che le opere vengano effettuate secondo le norme di legge e in piena sicurezza per gli operai.

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Qualora dovessero emergere problemi, nonostante la procedura sia già iniziata si può arrivare a uno stop, anche solo temporaneo. Questo può avvenire se ci si rende conto che i lavoratori possano correre dei rischi che in un primo momento non erano emersi.

Cosa accade se non si rispetta questo aspetto? Le conseguenze possono essere davvero pesanti. Il proprietario di casa può rischiare addirittura una pena pari a sette anni di carcere, oltre a dover garantire un risarcimento pecuniario. Non è difficile capirne il perché: senza un coordinatore ogni responsabilità è a carico del committente.