La siccità è diventata ormai un’emergenza a cui fare fronte urgentemente. Con il caldo estremo di questo periodo i corsi d’acqua si stanno prosciugando e, anche a causa dell’eccessivo uso domestico, la crisi idrica è diventata gravissima. Ecco quindi che arrivano le manovre per evitare il peggio. Le multe previste per l’utilizzo abbondante sono addirittura di 500 €.
È un cane che si morde la coda; con più caldo i cittadini tendono ad utilizzare l’acqua che però ovviamente scarseggia. Il problema è anche a causa delle reti idriche italiane che, ormai è noto, disperdono più del 50% dell’acqua trasportata. Ecco quindi che anche il sacrificio dei singoli diventa poca cosa rispetto al problema strutturale più importante.

I duri interventi dall’alto per contrastare l’emergenza idrica
Le amministrazioni, però, devono comunque intervenire poiché anche un risparmio minimo può fare la differenza in questi casi di gravissima emergenza. Ovviamente il governo raccomanda fortemente a tutta la popolazione di prestare molta attenzione durante l’uso dell’acqua. Bandite quindi le docce molto lunghe, i rubinetti aperti mentre ci si lava i denti e l’acqua che scorre per raggiungere la temperatura ottimale.
Queste però sono solo le prime raccomandazioni che sono arrivate dai poteri forti. Adesso la politica ha deciso di dare una stretta e le disposizioni per i prossimi due mesi saranno veramente dure. Fino al 31 agosto, sarà vietato dalle 6 alle 21, cioè durante tutta la giornata, di usare l’acqua potabile al di fuori dei fini domestici, la pulizia personale e l’igiene.
Ecco quindi che durante il giorno sarà vietato annaffiare i giardini, gli orti e anche i campi sportivi, quali quelli da calcio e da tennis. Non si potrà lavare l’auto poiché per questa operazione è previsto un dispendio d’acqua eccessivo; gli unici che potranno farlo saranno le attività autorizzate come i benzinai e gli autolavaggi privati. Ovviamente sarà vietato riempire piscine sia fisse che mobili. Per ogni trasgressione è prevista una multa che può arrivare anche a 500 €.
Il sindaco Damiano Tommasi ha firmato l’ordinanza contro lo spreco dell’acqua
Quindi bandita ogni attività non strettamente legata ai bisogni primari di ogni individuo per quanto riguarda la fascia notturna dalle 21 alle sei, l’uso dell’acqua potabile è permesso ma fortemente sconsigliato. Sono queste tutte le direttive contenute nell’ordinanza del neosindaco di Verona Damiano Tommasi.
Il suo primo intervento per contrastare la grave emergenza idrica che sta colpendo soprattutto le città del nord. Uno scherzo del destino soprattutto per Verona che nel secolo scorso subì anche una inondazione dell’Adige.
Sono questi, infatti, gli effetti terribili del cambiamento climatico ed è per questo che i cittadini sono stati chiamati alla responsabilità civile e comune per non rischiare di dover subire un razionamento forzoso del flusso d’acqua.