La crisi finanziaria non accenna a indietreggiare e sempre più italiani si trovano in difficoltà per affrontare le spese di tutti i giorni. A peggiorare la situazione, le cartelle settoriali che negli anni si sono accumulate e che ora sono tornate a presentare il conto ai cittadini. E’ in arrivo, fortunatamente, un emendamento che permetterà ai debitori di tirare un sospiro di sollievo. Vi riportiamo tutti i dettagli.
Stiamo parlando solo di una delle novità introdotte dal Decreto Aiuti, specifica per le cartelle esattoriali rimaste in sospeso in questi anni. Sono state introdotte importanti novità che apporteranno una rivoluzione per il meccanismo di pagamento degli avvisi di debito.

Un aiuto da parte dello Stato per affrontare i duri periodi di crisi economica
Si tratta di un grande passo dello Stato verso i cittadini in difficoltà che durante questi due anni di pandemia hanno riscontrato seri problemi nel rispettare tutti i pagamenti che avrebbero dovuto affrontare. Tale emendamento è stato disegnato e avanzato dal presidente della commissione Finanza della Camera, Luigi Marattin il quale è andato a modificare un articolo presente nella costituzione fin dal 1973. Un sospiro di sollievo per i tanti cittadini che escono affaticati economicamente anche dalle gravi conseguenze della guerra.
La situazione, infatti, è diventata quasi insostenibile; i prezzi dei generi di prima necessità sono volati alle stelle, per non parlare del carburante che ormai è diventato praticamente un bene di lusso. Per tutti questi motivi gli italiani non sono riusciti a coprire tutte le spese ed oggi si trovano in serissima difficoltà.
I dettagli dell’emendamento contenuto nel Decreto Aiuti
In pratica si parla di una semplificazione che alleggerirà la pressione su ogni singolo cittadino. Infatti chi riceverà, d’ora in poi, una cartella esattoriale potrà richiedere un dilazionamento senza necessità di presentare alcuna documentazione a supporto della richiesta. La soglia oltre la quale sarà necessario presentare documenti che attestino le effettive difficoltà del contribuente, è stata alzata dai 60.000 € ai 120.000 €.
Inoltre il decreto aiuti prevede anche che il numero di rate non pagate massimo, a fronte del quale viene sospeso il diritto di dilazione, passerà da 5 a 8. Lo Stato, come dichiara Luigi Marattin, consentirà di rateizzare gli importi evitando macchinosi passaggi burocratici e eliminando la quasi totalità degli adempimenti. Un atto di fiducia verso i cittadini provati dalla crisi.
Il Decreto Aiuti, dopo aver conquistato la fiducia da parte dei deputati della Camera, deve essere sottoposto ai senatori. Una volta passato anche questo secondo step, il decreto sarà pronto per essere approvato e si stima che il tutto possa avvenire entro la metà di luglio. Le nuove disposizioni, ovviamente, saranno in atto dopo l’entrata in vigore del decreto.