Se hanno cancellato il tuo volo puoi chiedere subito il rimborso | Ecco come fare per ottenerlo

È arrivato il momento in cui molti non vedono l’ora di partire per le vacanze ed è per questo che ritrovarsi con il volo cancellato all’ultimo non può che essere una pesante scocciatura. Fortunatamente, però, per chi ha vissuto questa situazione è possibile ottenere un rimborso.

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A distanza di due anni questa è la prima estate senza restrizioni ed è per questo che molte famiglie ne hanno approfittato per organizzarsi e trascorrere qualche periodo di vacanza . La maggior parte delle personeja scelto l’auto, ma non mancano chi ha preferito dirottarsi su realtà più lontane da raggiungere con l’aereo. Chi aveva previsto di partire domenica scorsa, 17 luglio, potrebbe essere però andato incontro a problemi non da poco a causa dello sciopero indetto dai controllori di volo.

Diversi si sono ritrovati addirittura con il proprio viaggio cancellato. Una situazione che ha spinto diversi utenti a modificare i propri piani di partenza e, in alcuni casi, a dover sostenere un’ulteriore spesa. Niente paura, però, non tutto è perduto. Una piccola soluzione per chi si trova in questa situazione è comunque possibile.

Ottenere il rimborso per il volo cancellato è possibile: ecco come devi fare

Dover rimandare un viaggio, specialmente se si tratta di una vacanza, può essere veramente una grande amarezza da dover sopportare. A maggior ragione se questo avviene per una ragione indipendente dalla propria volontà, come lo sciopero che ha coinvolto diverse compagnie aeree pochi giorni fa.

Fortunatamente è possibile almeno in parte compensare il problema e ottenere il rimbotso per la spesa sostenuta per il volo cancellato.

Come fare? Chi si trova in questa situazione può fare valere al regolamento 261 dell’Unione Europea. Questo nasce a tutela i diritti dei passeggeri e stabilisce le regole su rimborsi, voli alternativi, risarcimenti e assistenza per i voli che decollano o atterrano in uno scalo europeo.

Subire la cancellazione di un volo non garantisce però di ricevere automaticamente il rimborso. Se l’utente viene avvertito con un anticipo di 14 giorni non ha infatti diritto ad alcuna somma proprio perché questo viene considerato il tempo minimo necessario per trovare una soluzione alternativa. Non ci sono indennizzi nemmeno se la compagnia aerea dà comunicazione tra 14 e 7 giorni prima e offre una differente proposta con partenza non oltre 2 ore prima rispetto a quanto previsto o di raggiungere la destinazione finale a meno di 4 ore dopo l’arrivo inizialmente previsto. Stessa cosa vale anche con comunicazione meno di 7 giorni prima ma con un’opzione di volo che parte non oltre un’ora prima dell’orario previsto in origine o meno di due ore dopo l’arrivo fissato in precedenza.

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Ben diverso è invece quanto accaduto domenica, giorno in cui molti sono addirittura arrivati all’aeroporto scoprendo poi di non poter decollare. In questo caso è previsto un risarcimento che può andare tra i 250 e i 600 euro. Non è però finita qui. La cifra può infatti essere anche più elevata: 250 euro per i voli da 1500 chilometri o meno. Si sale a 400 euro per i voli oltre i 1500 chilometri all’interno dell’Unione europea, e tutti gli altri voli tra i 1500 e i 3500 chilometr: infine 600 euro per i voli che superano i 3500 chilometri.

L’indennizzo non è comunque automatico. È necessario visitare il sito della compagnia aerea e compilare l’apposito modulo di reclamo.

Un piccolo sostegno è previsto anche in caso di partenza in ritardo rispetto all’orario previsto. A seconda della durata, il passeggero può ricevere gratuitamente pasti e bevande.