Monica Bellucci, così ha scoperto di avere un problema congenito | Gli hanno salvato la vita

Monica Bellucci ha dovuto combattere sempre contro pregiudizi. Come se la bellezza fosse una colpa. Ma ancora una volta ci dimostra la sua profondità

Monica Bellucci (Instagram) 22.7.2022 direttanews
Monica Bellucci (Instagram)

Orgoglio italiano, capace di diventare una star internazionale. Mora, bellezza mediterranea per eccellenza. La sua sensualità è nota in tutto il mondo. Anche oggi, all’età di 57 anni, Monica Bellucci colpisce con la sua bellezza e la sua classe. Ma c’è molto di più.

Proprio la sua sensualità, quei tratti mediterranei, quelle forme generose e perfette l’hanno fatta diventare famosa. Su tutte le pellicole realizzate, certamente “Malena” di Giuseppe Tornatore è quella più iconica della bellezza di Monica Bellucci. Il piccolo interprete del film probabilmente non era l’unico a fare pensieri peccaminosi su di lei.

Come spesso accade, purtroppo, la maggiore ammirazione, i grandi talenti italiani la ottengono fuori dai confini nazionali. Nel 2004 diventa la prima personalità non francese scelta ad attivare l’illuminazione degli Champs Élysees nella tradizionale cerimonia natalizia.

Nella sua carriera, comunque “Malena” non è l’unico successo. Dopo gli esordi in alcuni film italiani (la ricordiamo in “I Mitici – Colpo gobbo a Milano”), la sua carriera si è dipanata soprattutto all’estero. Nella sua carriera ha preso parte a svariati film di notevole successo internazionale, fra cui “Dracula di Bram Stoker” di Francis Ford Coppola, “Matrix Reloaded” e “Matrix Revolutions” di Larry e Andy Wachowski, Scollatissima nelle scene di “Matrix”, dove interpreta la compagna del Merovingio. Ma, ovviamente, a colpire sono i suoi occhi e il suo sguardo ammaliante. E i suoi capelli neri, bellissimi.

Altri titoli di rilievo: “La passione di Cristo” di Mel Gibson, “I fratelli Grimm e l’incantevole strega” di Terry Gilliam e “Spectre” di Sam Mendes. E’ stata molte volte protagonista di pellicole destinate a far discutere a causa delle scene di sesso e violenza in esse contenute: fra le più note “Dobermann” e “Irréversible”.

Il rapporto di Monica Bellucci con la malattia

Nel corso della sua vita e nella sua professione, però, Monica Bellucci ha dovuto combattere sempre contro pregiudizi. Come se la bellezza fosse una colpa. Ma ha sempre affrontato tutto con la solita classe e, anche questa volta ci dimostra come sia una donna capace di superare i propri limiti e le proprie paure.

Recentemente ha raccontato di essersi sottoposta a una PET, tecnica diagnostica medica di medicina nucleare utilizzata per la produzione di bioimmagini (immagini del corpo). Un esame un po’ invasivo. La procedura incomincia con l’iniezione di un radiofarmaco formato da un radio-isotopo tracciante con emivita breve, legato chimicamente a una molecola attiva a livello metabolico (vettore).

Dopo un tempo di attesa, durante il quale la molecola metabolicamente attiva (spesso uno zucchero) raggiunge una determinata concentrazione all’interno dei tessuti organici da analizzare, il soggetto viene posizionato nello scanner. Particolarmente dura come esperienza, soprattutto per chi soffre di claustrofobia.

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Monica Bellucci (Instagram)

Lo ha fatto, nonostante avesse anche paura di un eventuale responso negativo. E fondamentale è stato quanto accaduto a un’amica che, colpita da vertigini decise di sottoporsi all’esame. “Ha scoperto che aveva un problema vascolare congenito al cervello. Ha dovuto subire un intervento di 9 ore, però non è più a rischio ictus. Questa tomografia all’avanguardia mi hanno spiegato gli specialisti, segnala le zone del corpo in cui c’è un consumo superiore al normale di glucosio”. Un racconto, quello dell’attrice, che sensibilizza sul tema della prevenzione medica.